Malati di demenza e i problemi dei familiari

Paola Severini

Melograni

Cara Paola, il mese dedicato all’alzheimer è terminato… forse ora ne arriverà un altro dedicato a una nuova disgrazia! Non so immaginare, so soltanto che qui non cambia niente. Mia madre mi fa impazzire e non trovo assolutamente nessun aiuto su Milano. Che futuro orribile ci aspetta? Un paese di vecchi e di ammalati di demenza senile. La mia povera mamma è ormai diventata la mia bambina. Quanti saranno nelle mie condizioni? Cesarina

Cara Cesarina, sono tantissimi gli italiani e soprattutto le italiane che debbono fungere da “familiari assistenti”per i loro cari affetti da malattie neurodegenerative. A Milano, come nel resto d’Italia, mancano le strutture per il milione di malati. E’ una vera emergenza nazionale destinata, come lei giustamente scrive, ad aumentare in modo esponenziale. Ci sono iniziative a macchia di leopardo (realizzate soprattutto grazie all’impegno e alla abnegazione delle famiglie) ma in realtà, vere e proprie soluzioni di housing sociale sono solo a Roma, al villaggio Emanuele e a Monza. Se i lettori possono segnalarmene altre ne sarei davvero felice. Che fare? Torniamo all’indispensabile e non più procrastinabile riconoscimento della figura del caregiver dal punto di vista delle tutele che la legge garantisce ai lavoratori.I familiari assistenti devono,poiché salvano,letteralmente il nostro welfare,essere riconosciuti economicamente per ciò che fanno per i loro congiunti e per tutti noi.Sìperché il peso dell’assistenza di tanti anziani altrimenti ricadrebbe su tutto il sistema sanitario,quindi su ognuno di noi. Le consiglio un libro bellissimo,scritto da Marco Annichiarico per Einaudi,”i CuraCari”,termine col quale da oggi in poi chiamerò i familiari assistenti.Sono certa che troverà una grande consolazione.Durante la campagna elettorale ho intervistato esponenti di tutti i partiti ai quali ho chiesto un impegno concreto nel portare avanti,immediatamente,come prima proposta di legge questa regolamentazione della figura dei CuraCari.Cercheremo di mobilitare le famiglie.Perché noi se siamo insieme possiamo davvero cambiare le cose.la abbraccio.

severini.paola@gmail.com

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