di Daniele De Salvo
Un 2022 di mal’aria in quasi tutta la Lombardia. Terminato l’effetto lockdown da pandemia di Covid, l’inquinamento atmosferico è tornato a crescere ovunque in regione, nonostante l’impennata dei prezzi dei carburanti e il caro bollette, che evidentemente non bastano a convincere a lasciare a usare meno auto, furgoni e camion, né ad abbassare il riscaldamento.
Secondo i dati elaborati dagli attivisti di Legambiente Lombardia, in base alle rivelazioni effettuate dai tecnici di Arpa, si respira solo a Varese, Sondrio e Lecco, a Bergamo la situazione è al limite, mentre negli altri capoluoghi la soglia dei 35 giorni di superamento del valore massimo di 50 microgrammi per metro cubo d’aria medi di Pm10 non è stata superata.
A Milano la barriera dei 50 µg al mc è stata infranta 82 volte, 64 a Cremona, 63 a Mantova, 58 a Brescia, 56 a Lodi e a Monza, 53 a Pavia, 37 a Como, 34 a Bergamo, 20 a Lecco, 17 a Sondrio e 14 a Varese. "Il 2022 si conferma l’ennesimo anno di cattiva aria in Lombardia – spiega Barbara Meggetto, presidente regionale di Legambiente -. Con pochissime variazioni rispetto ai precedenti, a guadagnare i primati negativi per quanto riguarda le polveri sottili sono Milano e Cremona. Le due fonti prioritarie di emissioni che danno luogo agli elevati livelli di particolato sospeso, sono il traffico automobilistico per Milano e le emissioni zootecniche per il capoluogo della Bassa". Il valore limite sulla media annua di 40 µg è stato invece rispettato ovunque sebbene le concentrazioni siano in crescita. A Milano fino all’altro giorno la media annua risulta pari a 34,5 microgrammi, ma nel 2021 è stata di 32 µg; a Cremona è di 34,2 rispetto ai 30 dell’anno scorso; a Monza di 32,6 rispetto ai 28; a Lodi di 32,2, 1,2 punti in più dei 31 del 2021; a Mantova 31,5 rispetto a 31; a Pavia 31,1 invece che 29; a Como 28,4 rispetto ai 28 del 2021; a Bergamo 27,6 invece che 26; a Varese 23,1 invece che 22; a Sondrio è di 22,1, un decimale in più dei 21 dell’anno scorso; a Lecco 21,7 rispetto ai 21 dell’anno scorso. Solo a Brescia la linea del grafico delle medie annue si è alzata leggermente, dai 31 microgrammi ai 31,9 di questo 2022 che sta per terminare. "La buona notizia è che nessuna città lombarda supera il valore soglia stabilito dalla normativa europea - prosegue la presidente di Legambiente Lombardia -, mentre quella cattiva è che nessuna città lombarda si colloca al di sotto dei valori di riferimento per la salute umana fissati dagli esperti dell’Oms in 15 microgrammi per mc".
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