Malaburocrazia, il cantante Brivio: "La mia pensione finita a Orbetello"

Sbaglio nel codice. E lui è costretto ad andare in Toscana

Roberto Brivio mostra il modulo Inps (Radaelli)

Roberto Brivio mostra il modulo Inps (Radaelli).

Milano, 12 aprile 2018 - Oltre 470  chilometri da nord verso il centro della penisola, lunghe ore su autostrade e vie secondarie per raggiungere Orbetello da Brugherio, alle porte di Milano. Se si scelgono i mezzi pubblici bisogna arrivare a Monza, prendere il treno per Firenze, da lì proseguire per Grosseto con un regionale e poi cambiare di nuovo con destinazione Orbetello. Un tragitto che Roberto Brivio, cabarettista e cantante milanese, fondatore con Nanni Svampa dello storico gruppo “I gufi”, dovrebbe percorrere per ritirare la pensione. Brivio a 80 anni è rimasto vittima di una situazione kafkiana, nata probabilmente da un errore da parte dei funzionari nell’inserimento del Codice di avviamento bancario (Cab) che ha portato involontariamente al trasferimento della pensione da Brugherio, dove vive, all’ufficio postale di Albinia, frazione di Orbetello, amena località in Toscana.

Per incassare la mensilità che gli spetta, quindi, l’unica soluzione sarebbe quella di recarsi fisicamente, perdendo tempo e denaro, nella cittadina del Grossetano dove tra l’altro Brivio non è mai stato e non ha mai avuto contatti. Per risolvere l’errore il cantante si è mobilitato rivolgendosi più volte all’Inps e alle Poste, ricevendo come risposta solo rimpalli di responsabilità. «Il fatto increscioso non sta nell’errore che può capitare a chiunque – spiega - ma nel palleggiamento di mancate risposte, nel constatare che ancora non è successo niente quando forse sarebbe bastato un ordine al computer per risolvere tutto».

Brivio ogni mese si reca all’ufficio postale di Brugherio per ritirare a mano il denaro. Ma il 3 aprile la pensione è “sparita”, non esisteva più. «Dopo vari tentativi il direttore mi ha consigliato di fare accertamenti all’Inps - racconta - mi sono recato immediatamente agli uffici di Monza e sono venuto a sapere che la pensione era pagabile allo sportello dell’ufficio postale di Orbetello, senza che io avessi dato alcun ordine di trasferimento». Dopo altri passaggi alle poste e all’Inps, con relative code e attese, è arrivata una prima schiarita che ha permesso almeno di risalire all’origine del disguido. Al fascicolo pensionistico di Brivio corrispondeva infatti un Cab (il numero che indica la filiale di un istituto di credito) sbagliato: invece del 38129, relativo all’ufficio postale di Brugherio, risultava il 30129, collegato alla filiale di Albinia di Orbetello. Chi ha sbagliato a inserirlo? L’Inps scarica sulle Poste, mentre le Poste sostengono che l’errore è dell’Inps. E intanto sono trascorsi nove giorni. «Ho chiamato ad Albinia - prosegue - e il direttore dell’ufficio postale mi ha confermato di avere in giacenza la mia pensione. Non ho intenzione di andare fino in Toscana per ritirarla, devono risolvere subito l’errore e riportarla a Brugherio, dove è sempre stata».

 

 

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