Mais: guerra in Ucraina e siccità "Annata nera, si corra ai ripari"

Mario Vigo, presidente Innovagri e titolare dell’azienda Folli: in ginocchio buona parte dei coltivatori del Parco Sud

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di Valeria Giacomello

Un’annata particolarmente difficile, fra siccità e rincaro dei prezzi delle materie prime, rischia di mettere in ginocchio la produzione agricola del 2022 in tutto il Parco Agricolo Sud, il grande polmone dell’agricoltura milanese formato da 40mila ettari di campi coltivati. Il grido d’allarme è lanciato da Mario Vigo, presidente di Innovagri e proprietario, insieme al figlio Andrea e al fratello Alberto, dell’azienda agricola Folli. "Abbiamo avuto un inizio di stagione estremamente complicato", conferma.

"La guerra in Ucraina sta avendo incredibili ripercussioni sul sistema agricolo e la produzione di mais, fondamentale quanto costosa, ne sta risentendo in modo particolare. Per non farsi mancare nulla, quest’anno stiamo assistendo a una siccità che non ha riscontri nel passato. I laghi sono ridotti al minimo e stiamo già centellinando l’acqua, c’è l’incognita di come affrontare i mesi estivi che hanno bisogno di una maggiore irrigazione. Il cambiamento climatico si vede: fino a 40 anni fa nel Milanese le giornate estive che superavano i 35 gradi di temperatura erano in media 5, ora superano le 30. Quest’anno in particolare si stima un impattante calo di produzione di cereali".

Si prospetta un quadro drammatico se si pensa che, in condizioni normali, importiamo il 25% del nostro fabbisogno di mais proprio dall’Ucraina, oggi sotto le bombe. "Esistono misure per aiutare il settore – afferma Vigo – ma occorre agire in fretta, si sono già sprecati anni. Ora che abbiamo l’opportunità di utilizzare i fondi del Pnrr, Regione Lombardia deve finanziare progetti adatti a un’agricoltura di precisione, ecosostenibile e adattabile ai cambiamenti climatici. Sono pronto a offrire la mia collaborazione. Da anni, grazie al protocollo sperimentale Combi Mais, la nostra azienda sta ottenendo ottimi risultati sia per la qualità che per la quantità di mais prodotto utilizzando solo fertilizzanti naturali e, grazie all’innovativo sistema di irrigazione goccia a goccia, riducendo il consumo di acqua del 40%".

"Un’altra proposta che deve essere necessariamente presa in considerazione – rincara Vigo – è di creare invasi a valle, cioè enormi depositi di acqua da utilizzare nei mesi di maggiore siccità. Nel Sud Milano esistono molti posti che potrebbero essere adatti, ma la situazione è al limite del collasso, occorre agire ora".

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