"Mai stati inerti sulla Bitumati L’obiettivo ora è delocalizzare"

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di Roberta Rampini

Un dossier di sedici pagine per informare i cittadini sulle attività svolte dal 2015, in merito alla ditta Centro Bitumati 2000 di Bollate. Una dettagliata ricostruzione di tutte le azioni intraprese dal Comune, dall’insediamento dell’azienda ad oggi. Risponde così l’amministrazione comunale bollatese agli ultimi malumori dei cittadini di Cassina Nuova per l’attività svolta dall’azienda che produce conglomerati bituminosi utilizzati per le più importanti infrastrutture pubbliche (strade, autostrade, piste degli aeroporti). La notizia di qualche giorno fa relativa ai lavori notturni – in programma dal 5 settembre per la durata di dieci giorni lavorativi, alla Bitumati di via Pace per garantire l’asfalto alla Rho-Monza – ha riacceso vecchie proteste dei residenti per l’inquinamento atmosferico e acustico, i miasmi prodotti e il traffico di mezzi pesanti: "ci state avvelenando anche di notte", dicono i bollatesi. "Al mattino ci svegliamo con l’odore di catrame, siamo stanchi", aggiunge un cittadino. "Il Comune dovrebbe difendere i cittadini e non gli interessi di un’azienda", aggiungono.

"Questa volta abbiamo voluto rispondere con fatti concreti e smontare il racconto di un’azienda che, secondo i residenti, fa quello che vuole senza nessun tipo di controllo da parte nostra – replica però il sindaco Francesco Vassallo –. Abbiamo messo nero su bianco quello che è stato fatto negli ultimi sette anni, da quando sono sindaco, per dimostrare che non siamo passivi nell’accogliere tutte le richieste della Bitumati, ma al contrario abbiamo messo in campo tante attività, dal coinvolgimento dei vari enti interessati come Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano, Arpa e Ats, agli incontri con i cittadini e l’azienda. Dalle conferenze di servizio alle rilevazioni e ai monitoraggi ambientali e odorigeni attivati sul territorio. Dalla raccolta di segnalazioni dei cittadini ai sopralluoghi. Dalle comunicazioni inoltrate a enti e cittadinanza fino alle azioni, tutt’ora in corso, di delocalizzazione dell’impianto".

Il corposo dossier – pubblicato sul sito del Comune e consultabile da tutti – ricorda anche tutte le valutazioni ambientali e i monitoraggi dell’aria a Cassina Nuova: fino ad oggi Arpa non ha mai reputato la situazione nella frazione pericolosa per la salute degli abitanti. I residenti, da anni impegnati a tutela della salute e dell’ambiente, ora auspicano che la delocalizzazione dell’impianto in un’area più adatta e lontana dalle abitazioni, sempre sul territorio bollatese, diventi presto realtà.

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