Magenta, liceo Quasimodo: un assegno da 5 milioni

Un sospiro di sollievo: il finanziamento ha il via libera della commissione Bilancio

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di Francesco Pellegatta

Il Quasimodo sorride. È arrivato il via libera al fondo da 5 milioni di euro per l’ampliamento e la modernizzazione del liceo magentino. La commissione Bilancio della Camera ha dato l’ok allo stanziamento richiesto da "Noi con l’Italia" e destinato all’istituto superiore, che da anni deve fare i conti con la carenza di spazi, di laboratori - trasformati in aule anno dopo anno per far fronte al numero di iscritti – e di una palestra adeguata. Senza dimenticare la frammentazione delle sedi: ad oggi tre suddivise in cinque edifici. Il via libera al pacchetto di risorse è contenuto nel decreto "Rilancio Italia", che comprende un emendamento ad hoc firmato degli onorevoli Maurizio Lupi e Alessandro Colucci.

In un primo momento lo stanziamento prevedeva 6 milioni di euro ma gli uffici tecnici del Ministero hanno ricalcolato la cifra portandola a 5 milioni di euro. "Ringrazio i colleghi – ha dichiarato il consigliere regionale di Noi con L’Italia ed ex sindaco di Magenta, Luca Del Gobbo –. Con questa prima dotazione finanziaria possiamo gettare le basi di una collaborazione istituzionale che ha come obiettivo il bene di centinaia di famiglie". L’istituto Quasimodo, che comprende un liceo Classico, un liceo Linguistico, un liceo Musicale e un liceo delle Scienze umane, ha raccolto nell’ultimo anno 1.151 iscritti, perlopiù provenienti da cinquanta Comuni dell’ovest Milanese e dal Novarese. "Significa una qualità di insegnamento e un livello di apprendimento molto alti e apprezzati – ha continuato Del Gobbo –. Potenzialità limitate dalla mancanza di spazi. I cinque milioni di euro sono un inizio a cui devono aggiungersi altre risorse. Sono certo che la collaborazione istituzionale, anche con il sindaco della Città Metropolitana Beppe Sala, porterà ulteriori positivi risultati".

Naturalmente il via libera dalla commissione Bilancio non è l’ultima parola sulla questione; il decreto, infatti, dovrà passare la prova di Camera e Senato. Ma da Noi con l’Italia filtra grande ottimismo visto che, arrivati a questo punto, non sussistono motivazioni per le quali la decisione dovrebbe essere rivista. "Sono quattro mesi che "Noi con l’Italia" lotta per rimettere al centro dell’impegno politico l’investimento sull’istruzione statale e paritaria – ha dichiarato Lupi -. Il polo scolastico di Magenta può rappresentare il simbolo di una rinascita che, mi auguro, riguardi l’intero Paese". Mentre l’onorevole Colucci ha sottolineato come l’approvazione dell’emendamento nasca da un gioco di squadra tra territorio e Parlamento: "Chi ha un ruolo istituzionale funge da cinghia di trasmissione tra i bisogni della gente e i luoghi in cui si elaborano proposte e soluzioni concrete ai quei bisogni". Colucci, già assessore a Magenta tra il 2002 e il 2005, ha ricordato inoltre come l’istituto Quasimodo sia "un polo scolastico di grande attrazione, rivolto non solo al Magentino ma a tutto l’alto Milanese e al Novarese".

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