Magenta: la guardia medica non solo resta, si allarga

Scongiurato il trasloco ad Abbiategrasso prospettato dall’Ats. Aggiunta un’altra stanza all’attuale ambulatorio all’ex pronto soccorso

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di Camilla Garavaglia

A volte quelli che sembrano eventi sfortunati finiscono per essere delle vere benedizioni. Come la rottura della porta a vetri automatica del vecchio pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli di Magenta: un imprevisto che, però, ha permesso ai medici di scoprire che di lì a poco sarebbero stati trasferiti ad Abbiategrasso. E quindi di mobilitarsi per scongiurare il trasloco. "Quando si è guastata la porta – racconta uno dei medici, Ciro Lamia – abbiamo telefonato in Ats per chiederne la riparazione ed è stato allora che ci hanno risposto che la porta non sarebbe stata aggiustata perché l’ufficio della guardia medica sarebbe stato spostato ad Abbiategrasso dall’1 agosto. Non ne sapevamo ancora nulla".

Lamia e i suoi colleghi visitano nel piccolo ufficio della guardia medica magentina, ricavato in una stanza del vecchio pronto soccorso, vicino al locale che una volta faceva da sala d’attesa. Qui la guardia medica ha a disposizione un ambulatorio per le visite e una stanzetta con due brandine dove passare la notte in attesa di eventuali chiamate. La stanza è talmente piccola che con le brande aperte - due letti piuttosto vetusti - non si riesce a passare per raggiungere le toilette. In dotazione ci sono anche due sedie non ergonomiche e poco altro: pare che sia anche per questi motivi che Ats avesse deciso il trasferimento. Invece, grazie alla segnalazione dei medici e alla risposta della politica locale - con il sindaco di Corbetta Marco Ballarini in prima linea - ai medici è stata data un’altra stanza aggiuntiva all’ex pronto soccorso, quella che faceva da sala d’attesa.

"Siamo sicuramente contenti del risultato ottenuto – spiega Lamia –. Presidiare il Magentino da Abbiategrasso sarebbe stato impossibile. Dopo l’emergenza sanitaria, anzi, il nostro dovrebbe essere uno dei servizi da potenziare: durante l’ondata di Covid erano proprio guardie mediche e medici di base a fare da primo, importantissimo filtro tra i cittadini e le strutture ospedaliere. Giusto restare in ospedale vicino al pronto soccorso, anche se l’ideale sarebbe essere ancora più vicini e non isolati nella vecchia struttura, anche per motivi di sicurezza, ma siamo davvero soddisfatti così. Vorrei dire solo una cosa, però: Ats si è mossa e noi ringraziamo, ma del mondo della politica nessuno a parte Marco Ballarini si è mosso per noi. Nemmeno quelli che ora se ne stanno prendendo il merito".

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