Milano, "Due maestre positive: ma la classe non è in quarantena"

Il caso sollevato dal papà di un bimbo alle elementari

Controllo della temperatura corporea all’ingresso delle scuole

Controllo della temperatura corporea all’ingresso delle scuole

Milano, 27 ottobre 2020 - «Due maestre di mio figlio sono positive al Coronavirus. La classe non è stata messa in quarantena, né è scattata la procedura per effettuare i tamponi a tutti perché, stando a quello che ci è stato spiegato, secondo il protocollo Ats non è necessario. Ma oggi (ieri per chi legge, ndr) in aula erano 5 alunni su 18, compreso il mio bambino. Comprensibilmente, molte mamme e papà hanno preferito tenere i figli a casa. Noi genitori siamo preoccupati: io non punto il dito contro la scuola ma ce l’ho con la confusione normativa dei protocolli che da una parte spingono alla massima cautela e dall’altra non invitano a correre ai ripari per evitare la diffusione dei contagi nel momento in cui si riscontra un positivo o più". A segnalare il caso è Francesco Pellicini, attore della compagnia "I Legnanesi", il cui figlio di 8 anni frequenta la scuola elementare Rodari di via Bottelli al quartiere Greco. "La prima maestra - sottolinea - si è ammalata una decina di giorni fa.

Una delle classi in cui insegna è stata messa in quarantena perché la docente ha consumato il pasto con i bambini. La classe di mio figlio, invece, no. E noi genitori, peraltro, abbiamo saputo del caso solo alcuni giorni dopo. La seconda maestra, asintomatica, ha effettuato il tampone in autonomia ed è risultata positiva. Questo si è saputo sabato. Nonostante questo, la classe non è stata messa in isolamento neppure ora: è corretto? Siamo in un momento delicato e mi domando, senza polemica né senza colpevolizzare il preside, se sia effettivamente la cosa giusta da fare e se sia stata effettuata una sanificazione straordinaria... Anche perché i bambini che vanno a scuola spesso hanno contatti con i nonni, la categoria più a rischio. Vorrei delle precisazioni per il bene di tutti, perché non sono l’unico genitore preoccupato: questa situazione genera ansia e alimenta paure".

Il dirigente Antonio Peri risponde che "l’indicazione di Ats è chiara: in questo caso non si prevede l’isolamento dell’intera classe, avendo l’insegnante indossato sempre la mascherina e avendo mantenuto il distanziamento. La misura viene messa in pratica nel caso in cui il docente abbia consumato il pasto con gli alunni, cosa avvenuta con l’altra classe". Ma il signor Pellicini chiede comunque "maggiore trasparenza. Noi genitori non veniamo informati tempestivamente. Questo è capitato pure alla scuola media Quasimodo, dello stesso istituto comprensivo, frequentata da mia figlia".

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