Milano, mura la madre morta per incassare la pensione: "Non ho fatto niente di male"

Il corpo ritrovato mummificato dietro a un armadio, il figlio disoccupato ha continuato a incassare per due anni 1.700 euro al mese. La confessione: "Io, licenziato. Quei soldi mi facevano comodo"

Il luogo dove è stato ritrovato il cadavere della donna

Il luogo dove è stato ritrovato il cadavere della donna

Milano - Aveva murato la mamma morta per continuare a percepire la sua pensione di 1.700 euro. "A me - ha detto davanti agli investigatori - cinquantenne e senza più un impiego stabile da quando la ditta di autotrasporti per cui lavoravo mi aveva licenziato, facevano comodo quei soldi. In fondo, non avevo fatto del male a nessuno e la mamma era morta di morte naturale". Dal ritrovamento dell’anziana mummificata e nascosta dietro un armadio è passato circa un anno, la strada è quella della richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di occultamento di cadavere e truffa ai danni dell’Inps, reato per cui l’uomo si trova ai domiciliari.

Dalle carte degli investigatori e, soprattutto dalla perizia, emergono altri dettagli su come è stato difficile smurare il corpo dell’anziana e su come il cinquantenne avesse studiato il piano nei dettagli ed eseguito un "lavoro così perfetto" che per riuscire ad estrarre il cadavere è stato necessario un archeologo forense, con tanto di scalpello per non danneggiare lo scheletro. L’uomo aveva letteralmente "sepolto" l’anziana madre in un letto di cemento, stando alla perizia dell’archeologo, poi aveva messo la madre in posizione fetale e l’aveva ricoperta di una strato di creta.

Poi un telo di plastica per essere sicuro che non fuoriuscissero i miasmi, un materasso a coprire il cemento messo con la funzione di chiudere di nuovo il buco nel muro e davanti un grosso armadio. Nessuno si sarebbe accorto di nulla se non fosse stato per i sospetti della fidanzata del cinquantenne camionista e per via di un ultima lite in cui la donna aveva, pare lo facesse regolarmente, chiesto di trascorrere più tempo a casa dell’uomo. Altri sospetti erano sorti alla fidanzata da un tenore di vita inspiegabile per lui che aveva perso il lavoro da tempo.

Così, dopo l’ennesima sfuriata lui decide di confessarle che potevano contare comunque su quei 1.700 euro della pensione della mamma, morta di morte naturale, la quale però non era stata sepolta in Emilia, come le aveva raccontato in un primo momento, bensì in una intercapedine ricavata da un buco nel muro dietro un armadio della casa in cui lui preferiva non andare. Sarà la donna a correre dai carabinieri, sotto choc, a denunciarlo smascherando così il macabro gesto.

L’anziana era rimasta nel cemento e coperta dalla creta per due lunghi anni. Il 50enne ora dovrà risarcire l’Inps dell’indebita somma percepita, circa 50mila euro. E rispondere di occultamento di cadavere. Intanto ha ereditato la casa, che era intestata alla madre e all’interno della quale era stata sepolta.

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