Ma un’alternativa alle automobili ancora non c’è

Migration

Andrea

Mascaretti*

Con l’approvazione del Piano Aria e Clima, la Giunta e il Consiglio comunale (l’opposizione ha votato contro) hanno deciso che ci sarà una riduzione netta della “mobilità personale motorizzata a uso privato” e che Milano dovrà diventare interamente ciclopedonale. Se da una parte i problemi che questo percorso genererà sono evidenti, le soluzioni non si vedono. Pensiamo ad esempio all’eliminazione dei parcheggi di superficie, sia in centro che nelle periferie. Chi non potrà permettersi un box o un silos a pagamento 365 giorni l’anno, dovrà rinunciare alla sua auto, perché sotto casa non si potrà parcheggiare nemmeno di notte. Eppure, è evidente a tutti come le auto private garantiscano spostamenti più sicuri, sia dal punto di vista della salute che dell’incolumità dei cittadini, ed in particolar modo delle donne, che in un contesto in cui aumentano aggressioni e molestie, la notte sono più protette nella propria auto che alle fermate o sui mezzi pubblici come la 90-91. Una vera alternativa all’auto ancora non c’è. Biciclette e monopattini potranno rispondere alle esigenze di spostamento di un’utenza giovane, compresa tra i 15 e i 44 anni, che nel 2020 non superava il 34% dei residenti della Città metropolitana e che tende a diminuire ogni anno per l’aumento dell’età media della popolazione. I mezzi pubblici hanno dei limiti nel numero complessivo di passeggeri trasportabili e nei costi di gestione. Lo sharing di auto e moto potrà assicurare un contributo utile, ma marginale. Resta dunque irrisolto il problema di garantire milioni di spostamenti giornalieri a milanesi e city user. Inoltre, c’è l’impatto sull’economia locale, oltre alle difficoltà dei commercianti e dei ristoratori che senza auto private vedranno ridotto il loro bacino di utenza, possiamo immaginare che il settore auto-moto andrà in crisi per la contrazione del lavoro per concessionarie, carrozzerie, gommisti, elettrauto, autoaccessori, agenzie di pratiche automobilistiche e assicuratori. Il PAC è stato approvato e ora, nella capitale economica del Paese, iniziano tempi duri per chi usa auto e moto.

*Vicepresidente

del Consiglio comunale

di Milano

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro