M5, dietro la lite sul metrò c’è il nodo tranvia

Il progetto di prolungamento in direzione di Bresso e Cusano è destinato ad alimentare un dibattito a tutto campo sul futuro dei trasporti nel Nord Milano

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Come era prevedibile, il progetto di prolungamento della M5 in direzione di Bresso e Cusano è destinato ad alimentare un dibattito a tutto campo sul futuro dei trasporti nel Nord Milano. Mentre il viceministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni, originario di Bresso, annuncia di aver trovato nelle pieghe di bilancio 15 milioni di euro per dare concretezza al progetto, l’intero coordinamento del Pd del Nord Ovest milanese gli risponde in una nota dandogli del bugiardo: "Non è vero che è tutto pronto per lo sbinamento della M5: Metropolitana Milanese sta predisponendo il progetto di fattibilità, i cui esiti ancora non sono noti, pertanto non c’è alcun cantiere in vista, ma al contrario siamo ancora in una fase di profonda incertezza".

La questione però è più complessa di un semplice braccio di ferro politico da giocarsi sui social. Infatti il progetto per il cosiddetto “sbinamento”, che punta a realizzare un secondo ramo della “lilla” tra Bignami e Bresso-Cusano, è ancora in embrione. Solo la tratta principale Bignami-Monza è stata interamente finanziata e potrebbe essere avviata nei prossimi tre anni. L’intervento bressese è alla fase preliminare e MM deve consegnare il progetto di fattibilità. Tuttavia, se si vuole sperare un giorno di realizzarlo davvero, si deve agire ora per costruire il “manufatto di bivio”, ossia l’infrastruttura sotterranea che ospiti il bivio dei binari del metrò. Come hanno spiegato i tecnici di MM se quest’opera non dovesse essere realizzata in concomitanza con il cantiere principale (quello verso Monza), significherebbe che in futuro si sarebbe costretti a bloccare la M5 per 2 anni per eseguire la modifica.

La polemica sul metrò è un pretesto, perché il confronto politico tra Pd e 5 Stelle si sta giocando su un altro progetto di trasporto pubblico locale: la metrotranvia Bresso-Desio-Seregno. Il cantiere è pronto a partire nella prossima primavera. I grillini non hanno mai nascosto la loro avversità al progetto, mentre il Pd, che l’ha sostenuto anche nelle fasi più difficili, è convinto che "quest’opera è attualmente l’unica risposta certa alla domanda di mobilità per i cittadini che devono spostarsi dalla Brianza, o che devono recarsi all’ospedale e agli istituti scolastici di Desio o alla stazione Rfi di Seregno". I due progetti possono essere complementari: la tranvia è in grado di trasportare i pendolari dalla Brianza al Nord Milano, ma anche fino a una futura stazione della M5, rendendo possibile una interconnessione virtuosa.

Rosario Palazzolo

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