M4, i ritardi costano 45 milioni

Sottoservizi, bonifiche e scoperte archeologiche le principali cause

La talpa che sta scavando la nuova linea del metrò

La talpa che sta scavando la nuova linea del metrò

Milano, 12 luglio 2018 - I ritardi dei lavori per la realizzazione della nuova linea 4 della metropolitana costano 45 milioni di euro. La cifra emersa ieri pomeriggio durante la commissione Mobilità del Comune si riferisce ai ritardi accumulati per colpa dei sottoservizi (soprattutto telefonici) da spostare, delle bonifiche aggiuntive e dei ritrovamenti archeologici nel corso degli scavi. I 45 milioni di euro di ritardi quantificati in commissione dal dirigente del settore Trasporti Filippo Salucci fanno parte dei 262 milioni di euro di stanziamento integrativo deliberato dalla Giunta lo scorso 1° giugno per la realizzazione della M4. Alla fine il costo dei ritardi potrebbe anche salire. Perché la previsione contenuta nella nota comunale di dodici giorni fa prevedeva che sui 262 milioni di euro di costi aggiuntivi il 25 per cento sarebbe stato dovuto dai ritardi. Ma il 25 per cento di quella cifra fa 65 milioni di euro.

I conti definitivi si faranno alla fine. In commissione, intanto, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli sottolinea che i ritardi per lo spostamento dei sottoservizi sono imputabili principalmente al contenzioso che si è aperto tra il Comune e una dozzina di compagnie telefoniche che si sono rifiutate di pagare lo spostamento dei propri sottoservizi per consentire la realizzazione della M4. Risultato: il Comune prima ha fatto una diffida, poi ha emesso un’ordinanza e, davanti all’ennesimo rifiuto, ha proceduto con un’esecuzione dei lavori in danno degli operatori telefonici. «Il costo reale dei lavori per lo spostamento dei sottoservizi telefonici è di cinque milioni di euro – spiega Granelli –. Con le compagnie telefoniche abbiamo cercato un’intesa che però non c’è stata. Il Tar ci ha dato ragione in primo grado ma immagino che ci sarà il ricorso». La sentenza, però, secondo l’assessore assume già «una rilevanza nazionale perché potrebbe fare giurisprudenza ed essere utilizzata da altri Comuni, anche per questo credo che le compagnie saranno interessate a presentare ricorso al Consiglio di Stato».

Il consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale va all’attacco: «Il Comune ha ingaggiato un braccio di ferro con gli operatori telefonici per ottenere che qualche milione di euro fosse a carico delle compagnie. Questo però ha determinato un ritardo nei lavori che ha prodotto 20 milioni di costi in più e anche un contenzioso davanti al Tar. Ancora una volta la complicata governance di M4 ha generato ritardi e mancate assunzioni di responsabilità».

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