L’università alberghiera del Carlo Porta Due nuovi Its e ci si allena per Milano-Cortina

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Nasce l’“università alberghiera“ del Carlo Porta di Milano, che insieme a Fondazione Minoprio, punta sulla verticalizzazione dell’offerta formativa dopo il diploma, creando due istituti tecnici superiori (Its). Il primo “Food & beverage management“ è già sold-out (venti i ragazzi che hanno fatto domanda già prima dell’apertura ufficiale delle iscrizioni). "Se arriveranno altri studenti puntiamo a raddoppiare il corso", spiega la preside del Carlo Porta, Rossana Di Gennaro. Il secondo “Agrifood and marketing management in sport events“ guarda già alle Olimpiadi Milano-Cortina. Iscrizioni aperte, tra due anni ci saranno già figure professionali pronte alla sfida e al turismo sportivo, che alimenta un giro d’affari da non sottovalutare: oltre 20 milioni di italiani si muovono per eventi sportivi, che contribuiscono pure a destagionalizzare l’offerta.

Gli alleati del Carlo Porta in questa impresa sono i club sportivi: Tennis Club Milano, Harbour Club, Olona 1894, Quanta Club, Sporting Club Milano 3, Golf Club Tolcinasco. Oltre a gruppi alberghieri di lusso, a ristoranti stellati e a tour operator. Al lancio dell’iniziativa anche lo chef Tommaso Arrigoni di Innocenti Evasioni e Enzo Carella, presidente di Federterziario Turismo. "È il primo corso post-diploma a Milano città per i nostri ragazzi – continua la dirigente –. Le aziende che hanno dato disponibilità per gli stage sono pronte ad assumerli, li aspettano già. Si crea una rete". E a chi vuole continuare la carriera universitaria i corsi Its danno crediti spendibili per abbreviare il percorso. Lezioni da fine ottobre, il 50% delle lezioni sarà in aula, nell’istituto di via Uruguay, l’altro 50% nei laboratori delle aziende, dalle torrefazioni alle cantine, si segue tutta la filiera. "Anche per saperla raccontare – sottolinea la preside –. Creiamo figure professionali nuove e manager che sappiano promuovere il territorio". E la Milano “eventificio“ e meta turistica, a caccia di capitale umano. "I percorsi sono finanziati dalla Regione Lombardia, gratuiti e permettono anche di conseguire certificazioni gratuitamente – conclude Di Gennaro –. Una certificazione per sommelier dopo il diploma, da sola, costa fino a duemila euro. In questo caso fa parte del percorso di formazione".

Si.Ba.

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