LUCA TAVECCHIO
Cronaca

L’ultima corsa di Elena Lenti. Va in pensione dopo 33 anni la prima macchinista d’Italia

Alla guida della metropolitana dal 1991, è stata una pioniera delle donne in Atm. L’omaggio dell’azienda dei trasporti: "Figura storica, che ha sempre viaggiato con il sorriso".

L’ultima corsa di Elena Lenti. Va in pensione dopo 33 anni la prima macchinista d’Italia

L’ultima corsa di Elena Lenti. Va in pensione dopo 33 anni la prima macchinista d’Italia

L’ultima corsa è stata salutata da un annuncio diffuso dagli altoparlanti all’arrivo nella stazione di Crescenzago della Linea verde: "Grazie Elena per tutto quello che hai fatto, buona pensione e buona vita". Dopo 33 anni alla guida dei treni della metropolitana è andata in pensione Elena Lenti, 58 anni, prima donna macchinista della metro in Italia.

Una pioniera in un settore tradizionalmente maschile: in Atm ancora oggi le donne rappresentano solo il 9,6%. Quando Elena entrò nell’azienda dei trasporti milanesi, nel 1987, questa percentuale era però molto inferiore, infinitesimale. Alla guida di un mezzo pubblico per le strade della città c’erano infatti solo altre tre donne. Nessuna però nelle gallerie della metropolitana, che allora aveva solo due linee, Rossa e Verde.

Figlia di un manutentore dell’Atm, sposata a sua volta con un macchinista (anche lui adesso in pensione) e madre di due ragazzi, iniziò la carriera da “manetta“, come vengono chiamati i conducenti di tram il cui compito - nell’immaginario popolare - è appunto solo quello di azionare la leva che muove il convoglio. All’inizio lavorava nel deposito dei tram di via Leoncavallo. Quando aprì la Linea Gialla e Atm lanciò la campagna di reclutamento per nuovi macchinisti, Elena passò la selezione e, nel 1991, si mise alla guida del suo primo convoglio. Dopo qualche anno passò alla linea Verde, dov’è rimasta in servizio fino a tre giorni fa. Nonostante gli oltre trent’anni passati da quel primo storico viaggio, alla guida dei convogli della metropolitana milanese le donne sono ancora poche, una decina in tutto.

Il volto di Elena era noto ai milanesi perché qualche anno fa era comparso nei cartelloni che l’Atm aveva affisso in metropolitana per pubblicizzare le selezioni per nuovi macchinisti. La stessa azienda dei trasporti ha voluto salutare "una figura storica" con un messaggio affidato ai social: "Un ringraziamento sentito e condiviso per una persona che, oggi come ieri, ha sempre viaggiato con il sorriso".