Lucilla e Luigi celebrano 64 anni di matrimonio "In quarantena commentavamo i film insieme"

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Non fu un colpo di fulmine. Ma l’amore non li ha mai lasciati. "Sessantaquattro... e ci sembra ieri!", ha scritto il novantenne-social Luigi Ripamonti su Facebook lo scorso 24 maggio, giorno dell’anniversario di matrimonio con la sua Lucilla (Beretta), che di anni ne ha 86. Sessantaquattro sono le primavere passate insieme. Ma anche le estati, gli inverni e gli autunni. "Ci sono stati momenti d’oro, d’argento, di bronzo e altri da dimenticare. Fa parte del gioco. Ma non abbiamo mai perso la voglia di stare insieme e di condividere – spiega Luigi, mentre Lucilla annuisce –. Questo è il segreto: limare, da una parte e dall’altra, per trovare sempre un equilibrio. Non abbiamo mai smesso di cercarci a vicenda".

Neppure durante il lockdown, tra le mura di casa: "Commentavamo insieme film, chiacchieravamo, giocavamo a carte". Si definiscono “afforesi purosangue“, lui cresciuto in via Zanoli e lei in via Brusuglio. Si sono conosciuti nella parrocchia di Santa Giustina (dove si sono sposati) e da allora sono sempre rimasti uniti. Lei ha lavorato nell’azienda di confetti di famiglia, lui in banca. Hanno due figli, un maschio e una femmina, tre nipoti e un pronipotino di nemmeno un anno. E i litigi? "Non ce ne sono mai stati. Di diverbi sì, tanti". Ogni anno di matrimonio è associato a un materiale. Luigi e Lucilla hanno conquistato le “nozze di astrakan“, una pelliccia che si ottiene con le pelli del karakul, una pecora nera. Tra le più belle e rare, come la loro unione. M.V.

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