L’Sos, la scoperta e la confessione

Il ventottenne ora attende in carcere l’udienza di convalida davanti al gip

1 Telefonate a vuoto

Sabato pomeriggio la bambina di 9 mesi è casa con il compagno della mamma, ventottenne, in un appartamento al quarto piano di via Colombo 5 a Casarile. La madre è al lavoro in un supermarket, telefona al convivente ma non riceve risposta. Quindi, allarmandosi dopo varie chiamate cadute nel vuoto, contatta la madre dicendole di andare a casa a controllare.

2 La scoperta

Una volta a casa, la nonna si accorge che la nipotina è piena di lividi. Allerta il 118 attorno alle 20. Immediato il trasporto al San Matteo di Pavia e poi all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. I medici scoprono che la piccola ha un’emorragia cerebrale e fratture a cranio, omero e radio. L’aggressore racconta che la bimba è caduta dal fasciatoio ma le lesioni dicono altro. Intervengono i carabinieri.

3 La confessione

L’uomo viene accompagnato in caserma dai carabinieri di Pavia e ammette il pestaggio. La bimba è stata presa a calci, pugni e schiaffi. Ancora da capire le ragioni della furia. Il ventottenne si dice ora "preoccupato per le condizioni della bambina e pentito per quanto è successo". Attende nel penitenziario di Torre del Gallo l’udienza di convalida. Il giudice per le indagini preliminari di Pavia dovrà decidere se convalidare l’arresto. La bimba non è in pericolo di vita.

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