Lotta a spreco e sfruttamento con il “vintage“ di Mani Tese

L’organizzazione non governativa cambia sede e rilancia l’attività sociale e di economia circolare

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di Monica Autunno

La nuova sede è pronta, la prima apertura sabato prossimo. Trasloca in un nuovo capannone in via Parini dallo storico ma ormai insufficiente magazzino di via Lazzaretto, la “corazzata” di Mani Tese, che da tempo immemorabile gestisce e anima uno dei più gettonati mercati del riuso della Martesana. Apertura dalle 9 del 23 aprile per quella che non sarà “solo” la nuova sede del mercato dell’usato e delle attività routinarie dell’associazione. Raddoppiano gli spazi, si moltiplicano gli obiettivi: "Da via Parini – spiega Giulia Simeone, responsabile di sede – ripartirà più forte l’attività di promozione sulle tematiche da sempre care a Mani Tese: in primis sostenibilità, anche sul fronte degli acquisti, e, di pari passo, giustizia ambientale". Proseguirà nel nuovo magazzino, certamente, l’instancabile attività di “reimmissione in circolo“ di beni di seconda mano, dai vestiti al materiale elettronico, dall’arredamento ai libri, dalle stampe agli arredi: "Un’azione fondamentale, perché contribuisce in modo importante a ridurre sprechi e a prevenire produzione di rifiuti". Ma prenderanno corpo, a breve, anche "vari progetti che ci prepariamo a condividere con i cittadini: fra i primi una ciclofficina, per incentivare la mobilità sostenibile, una biblioteca dei materiali di scarto dove promuovere laboratori per i bambini e le bambine, “secret-party” ed eventi legati al vintage e corsi di autoriparazione, sempre per implementare la cultura del riuso".

"Le attività – aggiunge la presidente della cooperativa Mani Tese Stella Mecozzi – continueranno a essere portate avanti dai tanti volontari, oltre che dagli operatori. Proseguiremo nei progetti di inclusione sociale, che da sempre ci caratterizzano. E promuoveremo progetti che coniughino attività locali e internazionali". Il trasloco sarà momento chiave del rinnovamento e ampliamento degli obiettivi. Partendo proprio dal mercato dell’usato e dal lancio di “linee” di abbigliamento vintage (il cosiddetto capo ‘preloved’) gettonato, anche online, da acquirenti di ogni età, giovani inclusi. "Un invito alla sostenibilità, e a fare la propria parte per contrastare la fast fashion imperante. Che cela spesso tristi scenari di sfruttamento". Sulle piattaforme https:mercatosolidale.manitese.it oppure https:www.depop.commercato_manitese è possibile accaparrarsi, a prezzi stracciati, capi firmati di ogni genere.

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