Cervelli in fuga, Londra mi ha accolta: "Qui realizzo il mio sogno"

Isabella Sancinelli, 27 anni, vive da cinque anni in Inghilterra. La giovane bergamasca è riuscita a fare della sua passione, la musica, il suo lavoro

Isabella Sancinelli

Isabella Sancinelli

Milano, 2 febbraio 2023 -  Vive a Londra da cinque anni, ha studiato in una delle più prestigiose università inglesi, ha costruito la carriera che desiderava fin da piccola, ma l’Italia e Bergamo, la città che ha lasciato per aprirsi nuove porte, se non portoni, per lei rimane l’unico posto che merita di essere definito casa. L’idea di andare a Londra per raccogliere il work environment estero e un modello di business fluido applicato all’industria musicale è sempre stato il sogno di Isabella Sancinelli. Un sogno che è diventato realtà a soli 22 anni, quando dopo la laurea in Marketing all’Università Bicocca, ha deciso di fare i bagagli e buttarsi da sola in una nuova avventura.

"Tutto è nato perché volevo fare della mia passione, la musica, il mio lavoro. Ero interessata all’aspetto economico e tutto il mondo dietro all’industria discografica e qui oltre a qualche corso di spettacolo non vedevo particolari prospettive, senza contare che è già di per sé un ambiente molto chiuso, cosi ho deciso di trasferirmi a Londra e di frequentare il MA in Music Business Management alla University of Westminster. All’inizio è stato difficile: vivevo nella residenza per studenti ma piano piano mi sono fatta le mie amicizie". Se da un punto di vista accademico la giovane manager conferma che l’Italia non ha nulla da invidiare ai paesi esteri, il master le ha consentito di conoscere gli addetti ai lavori, costruirsi i primi contatti ed entrare come stagista proprio in un agenzia di medie dimensioni nella capitale inglese, dove nel giro di pochi mesi passa da assistant a brand experience executive.

"Dopo due anni a causa della pandemia mi hanno messo in cassa integrazione ma ho trovato una nuova occasione in un’altra agenzia. Oggi lavoro per una start up, siamo in quindici ma io gestisco la mia squadra di quattro assistenti: mi occupo di trovare nuovi clienti che siano interessati a collaborare con i nostri eventi, realizzare campagne e seguire gli artisti". Londra, come tutte le metropoli, offre anche il rovescio della medaglia: solitudine e uno stile di vita frenetico, a tratti incontrollabile. "Non nascondo che mi piacerebbe tornare in Italia: lì c’è il mio fidanzato, che quando va bene vedo una volta al mese, ma soprattutto vorrei trasferire il modello di business inglese, più smart, e offrire a mia volta delle opportunità a ragazzi che vogliono intraprendere un percorso simile al mio".

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