Meno burocrazia e attese, la Regione vara la legge

Ricorso più ampio alle autocertificazioni, tempi certi per le autorizzazioni e procedimenti semplificati. Fontana: facciamo risparmiare tempo ai cittadini

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 8 luglio 2020 - Tempi certi nei rapporti tra la Regione Lombardia e la pubblica amministrazione, da un lato, le imprese, gli investitori e i cittadini, dall’altro. Ma anche un più ampio ricorso alle autocertificazioni, l’eliminazione delle sovrapposizioni di leggi e norme e, infine, l’individuazione di un unico procedimento attraverso il quale la Regione possa decidere se concedere o negare le autorizzazioni che le competono. Sono questi gli obiettivi del progetto di legge sulla Semplificazione presentato ieri dal governatore lombardo Attilio Fontana e da Davide Caparini, assessore regionale a Bilancio, Finananza e, appunto, Semplificazione. Un progetto di legge che sarà approvato in Consiglio regionale entro la fine di luglio. A settembre i provvedimenti attuativi.

Secondo Pier Attilio Superti, segretario generale vicario della Regione, il provvedimento varato dalla Giunta lombarda rappresenta «una svolta culturale» perché l’alleggerimento degli oneri a carico di investitori, imprese e cittadini comporta necessariamente «una maggiore fiducia» sia nei loro confronti sia nell’efficacia dei controlli che la Regione dovrà mettere in campo ex post. Già, perché il rischio della Semplificazione è quello di agevolare il compito a chi non gioca pulito. «Dobbiamo partire dal presupposto che il cittadino sia in buona fede. Poi spetterà a noi fare i controlli del caso» dichiara Fontana. 

Nel dettaglio, il progetto di legge lombardo impone alle Conferenze dei Servizi «termini perentori» entro i quali esprimere parere positivo o negativo all’intervento in esame. «Termini che riducono di un terzo le tempistiche alle quali si è abituati» sintetizza Superti. Qualora tali termini scadano senza che si sia approdati ad un pronunciamento, il pronunciamento sarà automaticamente considerato positivo.

Come anticipato, il progetto di legge individua un unico procedimento autorizzativo regionale (Paur) con l’obiettivo di evitare che la stessa procedura debba essere gestita da più Direzioni, organi ed uffici regionali con ovvio allungamento dei tempi. Al Paur saranno sottoposte, ad esempio, la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e la Valutazione Ambientale Strategica (Vas). Dai macro ai microinterventi: quanto ai lavori edili, basterà la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (più semplicemente nota con l’acronimo “Scia“) senza che si debba attendere il permesso a costruire.

Sul fronte dei Comuni, il provvedimento prevede, tra l’altro, che la Regione eviti di chiedere alle municipalità la restituzione dei fondi eventualmente non spesi tra quelli ricevuti tramite bando dalla stessa Regione. Contrariamente a quanto avviene oggi, le risorse residue resteranno quindi nelle disponibilità dei Comuni, che potranno usarli per spese imposte dall’emergenza Coronavirus. 

«Questo è un progetto di legge assolutamente importante. Da troppo tempo si parla di sburocratizzare e questo è un passo in avanti fondamentale in questo senso – sottolinea ancora il governatore –. Un passo in avanti che consentirà ai cittadini di non perdere tempo e darà alle imprese un motivo in più per investire nella nostra regione. Bisogna andare verso una pubblica amministrazione che sia al servizio dei cittadini e che utilizzi la tecnologia per tagliare tempi ed oneri». Inevitabile il riferimento al Governo che, proprio nella notte tra lunedì e martedì, ha approvato il Decreto Semplificazione: «Tra il nostro provvedimento ed il loro – dice Fontana – ci sono alcuni punti in comune». Per Caparini «la riforma assicurerà importanti benefici soprattutto alle aziende. Renderemo più facile fare impresa e aiuteremo milioni di persone a migliorare la qualità della propria vita. Puntiamo a diventare un modello di competitività». 

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