Loggia, se questo è un monumento: bucce di banana e rifiuti dappertutto

Ancora degrado vicino alle stele dedicate a Vittorio Foa e Primo Levi, l’Anpi lancia di nuovo l’allarme. Cenati: "Servono le telecamere e il potenziamento dell’illuminazione"

Le bucce di banana abbandonate sulla stele di Vittorio Foa

Le bucce di banana abbandonate sulla stele di Vittorio Foa

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Milano - ​Prima le maxi risse al sabato pomeriggio tra fazioni rivali di ragazzini. Poi l’inestirpabile degrado sotto i portici, quotidianamente alimentato da chi scambia quelle sedute per i tavolini di un fast food e non contento abbandona lì rifiuti di ogni genere e avanzi di cibo. Le ultime foto diffuse ieri dal presidente provinciale dell’Anpi Roberto Cenati raccontano dell’ennesimo sfregio al monumento alla Resistenza nella Loggia dei Mercanti: tre bucce di banana lasciate di fianco alla stele di Vittorio Foa, cocci di bottiglia sparpagliati ovunque e pavimenti insozzati.

"L’unica consolazione – sospira il numero uno dell’Associazione partigiani – è che sullo sfondo c’è una comitiva di turisti spagnoli che ascoltano le parole di una guida sull’importanza di quel luogo". Detto questo, Cenati incalza ancora una volta il Comune: "Chiediamo che vengano applicate le misure da noi più volte richieste: installazione di telecamere di videosorveglianza, pulizia della Loggia, potenziamento dell’illuminazione e installazione di cartelli che spieghino alle persone il significato del posto". Misure che finora, a detta di Cenati, non sono state adottate, nonostante i sopralluoghi andati in scena a cavallo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 e le promesse dell’amministrazione su un presidio più attento.

In realtà, ci sono altre due proposte che l’Anpi ha rilanciato negli ultimi giorni, dopo il ritrovamento di una macchia giallastra sulla stele di Primo Levi: un cancello a scomparsa che si chiuda nel tardo pomeriggio di ogni giorno e si riapra la mattina successiva e accessi contingentati e riservati soltanto a chi sia davvero interessato a visitare la Loggia. "Io ho promesso attenzione, poi bisogna metterci d’accordo su che tipo d’intervento – ha chiarito a tal proposito il sindaco Giuseppe Sala una settimana fa –. Io capisco Cenati, ma quando dice “poi facciamo qualcosa a scomparsa”, dove sta il progetto? Noi è tanto tempo che diciamo di mettere in sicurezza quello spazio, però bisogna stare nell’ambito del possibile. Non capisco sinceramente queste fughe in avanti". E ancora: "Sì lavorare, ma c’è un progetto? Non c’è? Com’è? Prima di parlare di soluzioni bisogna essere sicuri che poi si possano fare. È un bene tutelato – ha chiosato il primo cittadino –. Se n’è discusso con la Sovrintendenza, per cui io do la mia massima disponibilità, ma parliamo di cose concrete".

 

 

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