Loggia, incontro tra Comune e Anpi L’idea della recinzione trasparente

Dopo le polemiche, lunedì il vertice a Palazzo Marino tra l’assessore Tancredi e il presidente Cenati "Dobbiamo proteggere il monumento alla Resistenza". A settembre tavolo per studiare un progetto

Migration

di Nicola Palma

Loggia dei Mercanti, sembra tornata la pace tra Comune e Anpi. Dopo il botta e risposta a distanza tra il sindaco Giuseppe Sala e il presidente provinciale dell’associazione partigiani Roberto Cenati, lunedì è andato in scena l’incontro preannunciato dal primo cittadino nei giorni scorsi tra lo stesso Cenati, l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi e il direttore generale di Palazzo Marino Christian Malangone (con l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi in collegamento telefonico). L’interrogativo che ha tenuto banco durante il vertice: come rendere meno vulnerabile il monumento alla Resistenza e metterlo al riparo da degrado e vandalismi? L’idea condivisa è quella di prevedere una specie di recinzione che, soprattutto di sera e di notte, tenga lontani sia i gruppi di giovanissimi che di solito si radunano sotto il porticato sia i clienti del vicino fast food che spesso usano le sedute per consumare hamburger e birre.

Per l’amministrazione, stando a quanto risulta al Giorno, il tema Loggia va trattato nella sua interezza, cioè non limitandosi solo alla parte che ospita le stele con le frasi di Primo Levi e Vittorio Foa ma allargando lo sguardo a tutta l’area, a cominciare dalla retrostante piazza dei Mercanti. L’idea è anche quella di ravvivare la zona con iniziative culturali che attirino in quel luogo anche persone diverse da quelle che ci bivaccano abitualmente, facendo sì che smetta di essere un’appendice del dehor che sorge a poche decine di metri di distanza. Iniziative che, però, non risolverebbero del tutto il problema. Di conseguenza, l’ipotesi di una protezione è quella più importante in un piano di rilancio del monumento; e su questo aspetto pare ci sia intesa tra Comune e Anpi. Di progetti non ce ne sono ancora, ma l’idea che sarebbe emersa durante l’incontro è quella di una recinzione allestita con un materiale trasparente, alta più di un metro. Non certo un recinto invalicabile, ma un manufatto che scoraggi chi abbia intenzione di scavalcarlo e che metta comunque in guardia gli eventuali trasgressori sull’inopportunità di entrare all’interno di un’area parzialmente chiusa. Del resto, che la Loggia abbia bisogno di essere protetta da incivili e imbrattatori lo ha fatto capire di recente anche il sindaco Sala: "Io penso che serva una protezione fisica e penso e spero che a questo punto anche l’Anpi concordi". Dal canto suo, Cenati ha espresso chiaramente il suo pensiero: "Concordo con la proposta del sindaco di prevedere qualche forma di recinzione e di protezione fisica per la Loggia, da noi sollecitata più volte anni addietro, ma respinta dalla Sovrintendenza".

Il faccia a faccia di tre giorni fa è servito proprio a ribadire che le parti la pensano allo stesso modo sull’argomento. Di tempi e modi di realizzazione della recinzione si inizierà a ragionare da settembre in avanti, magari partendo da un progetto di massima che possa incontrare il placet della Sovrintendenza. In ogni caso, il primo passo è stato fatto. Anche per chiudere le polemiche innescate dieci giorni fa dall’ultimo raid alla Loggia: nella notte tra il 9 e il 10 luglio, quattro ragazzi, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, hanno imbrattato il monumento con alcune scritte.

"Non è che la colpa di problematiche del genere sia solo del Comune: noi ci prendiamo la nostra parte di colpa, ma l’Anpi si deve prendere le sue responsabilità", aveva chiarito Sala dopo l’allarme di Cenati, che a sua volta aveva parlato di "degrado inaccettabile". A stretto giro era arrivata la controreplica del numero uno milanese dell’associazione partigiani: "Non ritengo che l’Anpi abbia responsabilità sul decoro, la tutela e la sicurezza di un luogo così importante per Milano, anzi: credo che si debba dare atto che nel corso degli anni abbiamo contribuito con tre donazioni alla sua riqualificazione". Il vertice di lunedì sembra aver riportato il sereno. Ultima nota per un’ulteriore segnalazione di Cenati, che si è accorto nelle ultime ore che uno dei pannelli che compongono la stele dedicata a Levi è stato spostato: è fuori asse e potrebbe cadere. Per questo, il presidente dell’Anpi ha allertato l’allestitore dell’opera, che settimana prossima effettuerà un sopralluogo per capire come intervenire.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro