Lo stupratore del Monte Stella condannato a 6 anni e 8 mesi

Senegalese, aveva sorpreso alle spalle una donna che portava a spasso il cane, poi era fuggito

Migration

Una condanna a 6 anni e 8 mesi per lo stupratore Ibrahima Camara, senegalese di 24 anni giudicato con rito abbreviato, cioè con lo sconto di un terzo sulla pena. L’accusa è di aver violentato in pieno giorno una donna di 45 anni, mentre passeggiava con il suo cane, lo scorso 15 luglio nel parco del Monte Stella, la cosiddetta montagnetta di San Siro, nella zona nord-ovest di Milano.

La richiesta di condanna a 6 anni e 8 mesi era stata formulata dal pm Monia Di Marco davanti al gup Giulio Fanales che ha anche deciso che l’imputato andrà anche espulso a pena espiata. Con un’inchiesta “lampo“ della polizia, a cui hanno collaborato anche gli esperti della polizia Scientifica che hanno analizzato tracce di Dna sul corpo della vittima, la Squadra mobile il 22 luglio del 2020 aveva fermato il senegalese con alcuni precedenti, senza fissa dimora che aveva un giaciglio di fortuna nel mercato comunale dismesso di via Isernia, a poca distanza dal luogo dello stupro.

Gli agenti avevano ascoltato numerosi testimoni e trovato un frame da un video girato da una telecamera di sorveglianza della zona, da cui avevano tratto indicazioni interessanti: la fisionomia dell’aggressore e gli abiti che indossava. Elementi che la vittima, pur provata dalla terribile esperienza, era riuscita poi a riconoscere. Decisiva nelle indagini anche l’analisi sul Dna. Quel giorno d’estate, la vittima era andata a portare a spasso il suo cagnolino al parco di zona San Siro; poi, intorno alle 18, e dunque in pieno giorno, era stata assalita alle spalle, trascinata per un sentiero poco frequentato in mezzo alla boscaglia, lontano dai viali pedonali più battuti, e poi stuprata.

Era riuscita, nonostante lo choc, a chiamare il 118. Trasportata in codice giallo alla Clinica Mangiagalli del Policlinico, i medici avevano accertato sul suo corpo i segni dello stupro e le avevano riscontrato anche contusioni al volto e al collo. Dopo aver abusato della donna, il 24enne era scappato: all’epoca, senza fissa dimora, gravitava tra i quartieri Qt8 e San Siro.

Gli investigatori della Mobile avevano ricostruito attraverso le telecamere il percorso del violentatore e la sua fuga. Durante le indagini l’uomo non era stato mai perso di vista per timore che potesse compiere altre aggressioni.Anna Giorgi

mail: anna.giorgi@ilgiorno.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro