Lo spaccio corre sulla Milano-Lodi

Le ultime operazioni confermano che il Sud-Est ha “ereditato“ i pusher transfughi dalla zona di Rogoredo

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di Alessandra Zanardi

Spicchi di aperta campagna, vecchie cascine dismesse e i dintorni delle stazioni ferroviarie della tratta Milano-Lodi. Sono queste le aree che vanno a comporre la mappa dello spaccio nel Sud-Est Milanese. Le ultime operazioni anti-droga eseguite sul territorio – a Paullo la polizia locale ha sequestrato 15 chili di hashish contenuti in un trolley semi-nascosto in un laghetto, mentre a Settala due pusher sono caduti nella rete della polizia di Stato in una zona boschiva di via Rosselli – dimostrano da un lato il continuo impegno delle forze dell’ordine nel cercare di contrastare la vendita di stupefacenti, dall’altro l’appetibilità di un territorio che, anche per la sua conformazione geografica, si presta a traffici e scambi illeciti.

Partiamo dalle stazioni ferroviarie. Da quando Milano ha messo in atto una forte azione di contrasto al bosco della droga di Rogoredo, parte dei movimenti sospetti che un tempo si concentravano nel capoluogo si è spostata nei dintorni degli scali locali, da San Donato fino a San Zenone al Lambro, diventati in più di un’occasione meta di pusher e clienti. Un fenomeno, quello delle compra-vendite di droga lungo l’asse della ferrovia, difficile da estirpare del tutto, nonostante sgomberi, telecamere e controlli. Ancora. Periodiche presenze sospette sono segnalate in corrispondenza di edifici dismessi, come cascina Sestogallo a San Giuliano, nelle aree di campagna tra Mediglia, Tribiano e Paullo, nella piazzola di sosta di Vigliano lungo la Paullese. La formula, quasi ovunque, è quella della droga su prenotazione. Un messaggio sul telefonino e poi l’appuntamento nei luoghi concordati, per effettuare lo scambio di sostanze e denaro.

L’universo degli stupefacenti si conferma variegato e così, accanto alle compra-vendite di piccolo calibro, ci sono anche traffici e quantitativi importanti, come appunto i 15 chili di "fumo" sequestrati a Paullo, per un valore di mercato di circa 150mila euro. OItre ai più tradizionali hashish, marijuana, eroina e cocaina, nel bilancio dei sequestri che sono stati effettuati sul territorio negli ultimi anni ci sono anche quelli relativi a sostante sintetiche, come ossicodone e shaboo.

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