Lo scalo era fra gli obiettivi mirati

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Perché durante la guerra Segrate era così bersagliata dai bombardamenti? La presenza di uno scalo ferroviario, il più importante dell’Est Milanese, rendeva quest’area interessante per gli Alleati che miravano a interrompere le comunicazioni e i rifornimenti delle forze italo-tedesche. La vicinanza dell’Idroscalo e la presenza di alcune industrie sono ulteriori elementi che rendevano la zona appetibile. "Per fortuna la geografia del territorio era molto diversa da quella attuale: nei dintorni dello scalo ferroviario non esistevano centri abitati, la città era scarsamente popolata e non ci furono perdite importanti tra i civili", spiega Gianluca Poldi, presidente del consiglio comunale e autore di un libro, Segrate 1870-2020, sulla storia della città. "I civili vennero coinvolti poco più a Nord, quando un aereo (un bombardiere inglese, ndr) precipitò su una cascina, in zona Lavanderie. Gli occupanti dell’edificio morirono, compresi alcuni bambini". A fare le spese dei bombardamenti anche la chiesa di Santo Stefano, spezzata in due da un ordigno, poi ricostruita e ridecorata. "È curioso che non siano state rinvenute quando la linea ferroviaria è stata ripristinata, dopo la guerra".

A.Z.

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