Lite, poi sfregio Condannato a cinque anni

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È stato condannato a 5 anni di reclusione e a un anno di libertà vigilata a pena espiata un giovane di 23 anni arrestato nella notte tra il 13 e il 14 dicembre 2020, a Rozzano, nel Milanese, perché al culmine di una lite, avvenuta davanti ai figli, aveva aggredito e ferito al volto e al collo, sfigurandola, la compagna di tre anni più grande, che era stata anche ricoverata in terapia intensiva.

La sentenza è stata emessa dal gup Stefania Pepe, a seguito dell’inchiesta coordinata dal pm Alessia Menegazzo. Il 23enne era imputato per lesioni, maltrattamenti e per il reato di "sfregio" introdotto con il “codice rosso“ in seguito ai casi come quello di Jessica Notaro, per cui la Cassazione nei mesi scorsi ha condannato in via definitiva l’ex fidanzato a oltre 15 anni di reclusione.

Dalle indagini è emerso che l’aggressore, arrestato in flagranza nel comune dell’hinterland dai carabinieri, in passato aveva picchiato anche Jessica Faoro (nella foto), la 19enne uccisa il 7 febbraio 2018 con 85 coltellate da Alessandro Garlaschi, tranviere poi condannato all’ergastolo. Con lei il 23enne anni fa aveva avuto una relazione.

ll giovane è stato condannato a cinque anni tenendo conto dello sconto di un terzo della pena per via del rito abbreviato e di un ulteriore sconto per un parziale vizio di mente. La vittima aveva riferito ai carabinieri che poco prima il 23enne avrebbe tentato di ucciderla spingendola dal balcone. In qualche modo la giovane era riuscita a scappare e a chiedere aiuto sul pianerottolo, mentre il ragazzo si barricava in casa con i figli. Solo dopo l’intervento dei militari la vicenda si era risolta senza ulteriori danni.

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