L’idea di Europa... del fruttivendolo della Bovisa

Migration

di Anna Mangiarotti

Vivono nei Paesi UE più di 446 milioni di persone (6% della popolazione mondiale). A 450 la fotografa-artivista (coniuga arte e impegno politico) Lisa Borgiani ha chiesto: cos’è per te l’Europa? Risultato, un originale dialogo tra ritratti e sentimenti d’individui comuni, vip esclusi intenzionalmente, disoccupati compresi: "What is Europe to you?", selezione di 60 foto, più 85 autoritratti di partecipanti al progetto, e 12 collages con prime pagine di quotidiani che parlano d’Europa, oltre a installazioni e video. Mostra a cura di Gigliola Foschi, 3-17 maggio, al Pirellone. Invitati, i visitatori, ad utilizzare WEYWALL per aggiungere la propria immagine e un pensiero. Nello spirito del 9 maggio, anniversario della nascita dell’Europa comunitaria nel 1950, quando lo spettro di una terza guerra mondiale angosciava il continente. A un’istituzione sovrannazionale, che salvaguardasse la pace, allora fu affidata la gestione di carbone e acciaio, presupposto di qualsiasi potenza militare. "Oggi, che l’incubo della guerra è tornato prepotentemente ad insanguinare il Vecchio continente - sottolinea Alessandro Fermi Presidente del Consiglio regionale della Lombardia - accogliamo con piacere questa polifonia". Per limitarci alla concretezza nostrana, Mimmo fruttivendolo della Bovisa proclama: "L’Europa è una grande figata! ", perché già solo l’idea di andare all’estero e non dover cambiare i soldi è fantastica, e lui può importare merci senza problemi offrendo ai clienti prodotti sempre freschi. Il tour della milanese Borgiani si è allargato inoltre a Roma, Parigi, Atene, Budapest, passando per l’isola di Ventotene, dove l’idea di Europa federale libera e unita fu ispirata da Altiero Spinelli, lì confinato in quanto oppositore del fascismo. Ma è a Berlino, nel 2019, che l’autrice resta turbata dalla profezia di un tifoso solo in apparenza brillo: "L’Europa è in pericolo". Peraltro, un giovane Odisseos, madre greca e padre tedesco, le dice di essere convinto che l’Europa saprà affrontare la minaccia di dittature e nazionalismi nel migliore dei modi. Definizioni quali "forza positiva", "dignità", "casa", "chance", "storia", "speranza", "normalità", "cooperazione", "dono", o "l’Europa è l’amour", dichiarazione del macchinista immigrato africano David di fronte alla parigina Biblioteque national de France, si mescolano a voci altrettanto casuali e spontanee, ma di delusi o scettici. L’Europa può rappresentare un fallimento, una rovina, una buffonata, un caos... Nessun commento. Semmai, lo lasciamo all’anziana deliziosa ex-modella Geraldine affacciata sulla Ville Lumière: "L’Europa è una famiglia. E come ogni grande famiglia trascorre il suo tempo a litigare!".

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