Milano, la rivincita del liceo classico Omero: si ricomincia dopo due anni di stop

Odissea finita, ci sono già abbastanza iscrizioni per formare una classe. La nuova vita passa dai Beni culturali

Piano di salvataggio lanciato durante la maturità: qui gli ultimi diplomati dell’Omero

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Milano - ​Rinasce a nuova vita il liceo Omero, spiraglio di luce nell’anno più buio dei classici milanesi. Mentre in provincia di Milano le iscrizioni per questo indirizzo sono in calo di quattro punti percentuali rispetto all’anno scorso e anche i licei più blasonati del centro fanno i conti con qualche domanda in meno, il classico di Niguarda torna a respirare dopo due anni di stop: ci sono i numeri, già in prima battuta, per formare una classe prima. Si rivede la luce anche nel segno di una sperimentazione che unisce greco e latino a beni culturali e scienze.

"Quest’anno siamo andati bene su tutti gli indirizzi - sorride la preside Laura Gamba -, con il classico è sempre più difficile, abbiamo dovuto rassicurare alcuni genitori che erano molto interessati all’offerta formativa ma temevano non si riuscisse a creare una classe, trovandosi poi in difficoltà nel dover scegliere una seconda scuola. E invece ci sono già più di una ventina di studenti che hanno indicato l’Omero come prima scelta". E potrebbero esserci nuovi innesti.

La classe c’è: l’Omero torna a vedere la luce, dopo il trasloco non indolore da Bruzzano al Russell di Niguarda e, soprattutto, dopo due anni senza prime. "Il primo anno credo che ci abbia penalizzati l’impossibilità di avere un contatto diretto con studenti e famiglie per via delle restrizioni Covid prima delle iscrizioni - continua la dirigente -. L’anno scorso a questo si è aggiunta la preoccupazione di chi era interessato all’offerta, ma aveva paura non si raggiungesse ancora il numero". Con il rischio di finire nel “girone degli esclusi“, smistato di scuola in scuola, in coda alle iscrizioni. Non si è arreso però l’Omero. "In questi due anni abbiamo lavorato per migliorare la nostra offerta formativa in relazione ai beni culturali - prosegue la dirigente -. Erroneamente il liceo classico potrebbe sembrare una scuola non attuale, e invece la formazione classica non solo può aiutarci a interpretare il tempo contemporaneo, ma avvicinare i ragazzi al patrimonio straordinario che abbiamo per valorizzarlo anche in chiave di rilancio del Paese. Possono esserci anche sbocchi professionali interessanti". Approccio laboratoriale già dalla prima (anche in collaborazione con l’università), le materie classiche si fondono con quelle scientifiche. Oltre al classico il Russell-Omero conterà a settembre altre sei classi: tre a indirizzo scientifico e tre dedicate alle scienze umane, tutte sold-out.

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