Liceo Boccioni, a Milano monta la polemica dei genitori: "Basta prèsidi a scadenza"

Per le famiglie è inaccettabile la nomina di 4 mesi: chiedono la nomina di un dirigente scolastico che possa mantenere l’incarico per un lungo periodo

Il liceo artistico statale Umberto Boccioni in piazza Arduino

Il liceo artistico statale Umberto Boccioni in piazza Arduino

Milano - «Basta prèsidi “a tempo“. Chiediamo la nomina di un dirigente scolastico che possa mantenere l’incarico per un lungo periodo". Visto che l’attuale, a quanto pare, arrivato a settembre, resterà fino al 31 dicembre. Lo chiede in una lettera indirizzata al Miur - Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, e per conoscenza a Regione, Città Metropolitana, Comune, Municipi 7 e 8, oltre che alla scuola stessa, il Comitato genitori del liceo artistico statale Umberto Boccioni, con oltre un migliaio di iscritti, che ha sede in piazza Arduino, zona Fiera.

"Da diversi anni – si legge nella lettera – la nostra scuola si trova nella condizione di vedere insoddisfatta la propria necessità legittima di continuità nell’esercizio della funzione dirigenziale. Si sono infatti succedute diverse nomine di durata annuale, per giungere, infine, a quella in corso di durata pari a quattro mesi". Il preside “a scadenza“ "rende impossibile la programmazione e lo svolgimento delle attività in maniera accettabile. Ad aggravare la situazione, si è sommato l’avvicendamento del Direttore dei servizi generali e amministrativi e di parte del personale amministrativo".

Secondo quanto risulta ai genitori, "la nostra scuola sembrerebbe trovarsi nella condizione di avere un dirigente che, pur mantenendo tale nomina, eserciterebbe al momento anche un’altra funzione. Ciò impedirebbe quindi la nomina di un dirigente di ruolo. Qualora ciò venisse confermato, chiediamo che si giunga a una soluzione definitiva e che si proceda in tempi brevissimi alla nomina di un dirigente che possa mantenere l’incarico per un lungo periodo". E non per 4 mesi.

"Gli incarichi brevi fanno male alla scuola, peraltro dopo il periodo della pandemia, difficilissimo per i nostri ragazzi. Chiediamo una figura competente, in grado di investire tempo ed energie per la scuola e gli studenti", dice Sabina Uberti-Bona, mamma di una ragazza di 16 anni, del Comitato genitori. "Da scuola di eccellenza riconosciuta anche a livello extra regionale – aggiungono i genitori – il Boccioni si è trasformato in luogo di disagio soprattutto per i ragazzi che pagano il prezzo più alto a tutti i livelli". E per discutere della questione e trovare una soluzione, mamme e papà chiedono un incontro all’Ufficio scolastico regionale.

 

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