L’emicrania è femmina Ecco la mappa dei centri

Otto ospedali in città (più 3 nell’hinterland) hanno servizi dedicati alle donne

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Sono 143 in Italia, 32 in Lombardia, otto a Milano città (negli ospedali pubblici Besta, Niguarda, Sacco, San Carlo e San Paolo, e nei privati accreditati San Raffaele, Auxologico e Maugeri) più tre nell’hinterland. Sono i centri per le cefalee che offrono percorsi e servizi dedicati alle donne, mappati dalla Fondazione Onda col patrocinio di società scientifiche e associazioni di pazienti. Perché l’emicrania non è solo femmina, ma su sei milioni d’italiani che ne soffrono quattro sono donne e tra loro la prevalenza schizza dal 14% della popolazione generale al 27% tra la pubertà e la menopausa: ce l’ha una su tre. Una patologia che, lungi dall’essere liquidata come “comune mal di testa“, può essere fortemente invalidante, e le forme più severe colpiscono in particolare le giovani e le adulte, ne colpiscono di più tra i quaranta e i cinquant’anni, e hanno un andamento che segue le fluttuazioni ormonali (ovulazione, mestruazioni, post-puerperio e allattamento, con un peggioramento una volta su tre con la menopausa).

La mappatura dei centri che hanno percorsi dedicati all’emicrania femminile, cui seguirà una campagna di comunicazione, serve a diffondere "consapevolezza nelle pazienti", spiega la presidente di Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) Francesca Merzagora, e a rendere più accessibili i servizi che consentono una gestione corretta dell’emicrania, contribuendo a sminare un percorso ancora accidentato da liste d’attesa troppo lunghe, ritardo nelle prime diagnosi e anche scarsa diffusione delle informazioni sulle terapie in ambiti meno specifici della medicina.Gi. Bo.

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