Lei evade per un caffè, la polizia la arresta

La donna ha chiamato un taxi e si è fatta accompagnare in un bar di piazzale Istria, zona viale Zara, per bere un caffè, come nulla fosse

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Nonostante fosse ai domiciliari, ieri mattina ha chiamato un taxi e si è fatta accompagnare in un bar di piazzale Istria, zona viale Zara, per bere un caffè, come nulla fosse. Un gesto che è costato caro alla donna, 35enne del Guatemala, perché proprio mentre entrava nel locale è stata notata dai poliziotti del commissariato Greco-Turro e arrestata per evasione. Così, quel caffè, per lei è stato amarissimo. La donna, Leidy V.G., è nota alle forze dell’ordine: a luglio del 2018 era stata denunciata per minacce. Poi, a ottobre del 2018 e ancora a giugno del 2020 era stata sottoposta all’allontanamento familiare con divieto di avvicinamento alla parte offesa, perché ritenuta responsabile di maltrattamenti all’ex convivente. Poi è arrivata un’altra denuncia, per violazione di quanto prescritto.

A dicembre l’aggravamento della misura, e di conseguenza l’accompagnamento in carcere. La storia è ancora lunga, perché a febbraio le sono stati concessi i domiciliari, che ha violato in due occasioni: a febbraio e ad aprile, quando ha attirato l’attenzione in strada, ubriaca fradicia (ed è stata denunciata). L’ultima volta ha dato in escandescenze davanti ai soccorritori procurandosi pure una ferita dopo aver rotto una bottiglia. Ieri non ha resistito alla voglia di una colazione al bar e, in barba ai domiciliari, ha chiamato un taxi. Alle 8.15 l’equipaggio di una Volante del commissariato Greco-Turro diretto dal vicequestore Antonio D’Urso, che aveva bene in mente i lineamenti della donna, l’ha riconosciuta mentre scendeva dal taxi in piazzale Istria. La donna vive a pochi chilometri di distanza, alla periferia nord della città, e ha impiegato pochi minuti a raggiungere il bar. Gli agenti l’hanno controllata a distanza, osservandola mentre entrava nel locale. La 35enne ha bevuto il suo caffè ed è uscita: a quel punto i poliziotti l’hanno bloccata e dichiarata in arresto, dopo aver verificato che per lei non ci fossero permessi speciali. La donna ha scrollato le spalle e non ha saputo giustificare l’uscita. M.V.

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