Bresso, una commissione d'inchiesta sulla legionella: "Vogliamo sapere"

A richiederla è stato il Movimento 5 Stelle: il timore è che non si trovi la causa come accadde quattro anni fa

Paura legionella

Paura legionella

Bresso (Milano), 8 agosto 2018 - Commissione d’inchiesta consiliare speciale per individuare le cause dei contagi di legionella. A richiederla è stato il Movimento 5 Stelle per voce del suo rappresentante consiliare Adriano Longo. Così, dopo il culmine dell’epidemia che al momento conta 52 infettati tra i quali purtroppo si sono registrati anche quattro casi di morte, Bresso torna ad interrogarsi con forza sulle cause della diffusione del batterio killer. «Vorremmo che non rimanesse inspiegato, come era accaduto 4 anni fa», dicono gli esponenti del Movimento 5 Stelle.

Già nel 2014 la legionellosi aveva colpito pesantemente Bresso con sei casi di contagio e un morto, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che quattro anni più tardi sarebbe tornata più pesante e con un bilancio così grave, addirittura catastrofico. Purtroppo la politica potrà ben poco senza un auto dei tecnici e della scienza che dovranno cercare le cause dell’infezione batterica con metodo scientifico. Oggi, come accadde già quattro anni fa, la causa che ha dato origine all’epidemia è rimasta completamente inspiegata. A differenza del primo evento, tuttavia, questa volta la ricerca continua. Anche perché c’è la convinzione che fino a quando l’infezione non sarà spiegata, nessun bressese potrà trovare pienamente pace e serenità. 

In città ci sono molte persone che temono di fare la doccia o di usare l’acqua calda per paura che il vapore acqueo possa infettarli. Ma c’è anche una taskforce istituzionale, composta da Comune e Ats che, con l’aiuto dell’Istituto Superiore della Sanità, sta lavorando per non lasciare nessuna strada intentata. I cittadini si domandano come mai l’Ats non abbia ancora reso pubblici i risultati delle oltre 500 campionature fino ad ora eseguire negli appartamenti e negli impianti idrici controllati. L’ultima ipotesi perseguita è che la legionella possa nascondersi nell’acqua utilizzata per raffreddare i grandi impianti di condizionamento industriali. A questo stanno lavorando ora i tecnici.  

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