Le case popolari di Aler In arrivo 4 custodi sociali per altrettante periferie

L’annuncio del direttore generale Domenico Ippolito: prenderanno servizio dal 15 febbraio in via Spaventa, in piazza Selinunte (San Siro), via Tommei (Calvairate) e via Apuli (Lorenteggio)

di Giambattista Anastasio

Nel caseggiato popolare di via Spaventa 1 – tra il Ticinese e viale Cermenate – lo chiedono a gran voce da mesi. Sembrava dovesse arrivare già entro la fine di gennaio, una scadenza che era stata indicata da Domenico Ippolito, direttore generale di Aler Milano, e riportata su queste pagine. Gennaio è trascorso senza che alcun custode sociale prendesse servizio in quelle che sono tra le case popolari più antiche di Milano. Ma l’attesa sembra destinata a durare poco. E non solo in via Spaventa. "Abbiamo terminato la selezione dei profili più idonei a svolgere questo tipo di servizio – fa sapere di nuovo Ippolito – e possiamo dire che dal 15 febbraio entreranno in servizio quattro custodi sociali in altrettanti quartieri periferici". Il direttore generale di Aler dettaglia l’elenco: "Questi quattro andranno ad operare in via Spaventa 1, in via Apuli 1 (quartiere Giambellino-Lorenteggio ndr), al civico 3 di piazza Selinunte (nel cuore del quartiere San Siro ndr) e in via Tommei 1 (che si trova, invece, nello storico quartiere popolare del Calvairate-Molise ndr). Nel corso del 2023 assumeremo altri 16 custodi sociali – prosegue Ippolito – per assicurare una presenza e un punto di riferimento agli inquilini. Non va dimenticato, però, che già nel 2022 ci sono state 15 assunzioni". Non solo custodi sociali: "Tengo a sottolineare, infine, che gli alloggi sfitti a Milano città son o 3.800 – conclude il direttore generale di Aler –, perché a volte, in questi giorni, ho sentito riferire numeri non corretti. E non temiamoil confronto con MM".

Aveva fatto parecchio discutere, a tal proposito, quanto avvenuto in via Zamagna, di nuovo nel quartiere di San Siro, dove il custode inviato da Aler Milano era stato preso di mira da alcuni ragazzi residenti nei caseggiati popolari fino ad essere indotto ad andarsene. In via Spaventa, come anticipato, l’arrivo di un custode sociale è richiesto da tempo, anche perché proprio in questi giorni, a detta degli inquilini, si sono verificati due fatti che non aiutano il senso e la percezione di sicurezza: una nuova occupazione abusiva, proprio al civico 1, da parte di un gruppo di nordafricani e la definitiva rottura dei lucchetti posti alla cancellata che apre l’ingresso al cortile. Due episodi sui quali gli inquilini hanno chiesto, e continuano a chiedere, ad Aler di intervenire.

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