Le cantine aprono al digitale

Emanuele

Bottiroli

Lunedì scorso ha avuto luogo il convegno “L’innovazione digitale al servizio del settore vitivinicolo: dal vigneto al consumatore”, organizzato da Vinophila, il primo metaverso dedicato al vino e alle bevande alcoliche, in collaborazione con l’azienda vinicola Serena Wines 1881, introdotta dall’Ad Luca Serena.

Nel Palaexpo di Veronafiere si è riunito un panel di specialisti appartenenti al settore vinicolo e tecnologico per discutere dell’importanza strategica dell’apertura al digitale da parte delle cantine. Sono emerse posizioni comuni relative alla capacità della digitalizzazione di aprire nuove e concrete strade verso la sostenibilità e il coinvolgimento dei consumatori, con particolare attenzione a millennials e generazione Z.

"Nel corso degli ultimi due anni l’utilizzo degli strumenti digitali è entrato a far parte della vita quotidiana di ognuno di noi – ha dichiarato Lorenzo Biscontin, fondatore di Vinophila –. In questo scenario l’innovazione tecnologica di tutti gli operatori è ormai una necessità, più che un’opportunità. Da qui è nata l’idea di una tavola rotonda per presentare alcune delle innovazioni digitali più avanzate a disposizione del settore, caratterizzate dalla facilità di utilizzo per l’utente".

A moderare l’incontro il giornalista Fabio Piccoli, Direttore Responsabile di Wine Meridian, che ha accolto i presenti con una provocazione riguardante la profonda trasformazione culturale che il mondo vitivinicolo è chiamato ad attuare per fare spazio al digitale e diventare realmente sostenibile. Un’esperienza che unisce virtuale e fisico, dal delivery con droni all’acquisto di pietanze e vini sotto forma di NFT (non-fungible token). Prospettive potenzialmente destabilizzanti ma affrontabili attraverso la remediation, neologismo che indica come i nuovi media non eliminino i vecchi bensì si “aggiustino” a vicenda, in un processo di riorganizzazione continua. Conclusioni riprese da Daniele De Vecchi, project manager di Saturnalia, spin-off dell’Università di Pavia supportata dall’Agenzia Spaziale Europea, che dal 2017 unisce spazio e vigna. Attraverso l’intelligenza artificiale e l’analisi di dati satellitari, Saturnalia fornisce a utenti B2B e B2C rilevazioni indipendenti utili a monitorare l’andamento dei vigneti e prevedere la qualità dei prodotti vinicoli che ne nasceranno.

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