Lavoratori della Scala: lettera a Mattarella. Sindacati: lotta contro i tagli alla cultura

Cgil, Cisl, Fials e Uil sul piede di guerra: altri scioperi in vista. Botta e risposta tra Sgarbi e Sala sul futuro sovrintendente

Lavori all'interno della Scala

Lavori all'interno della Scala

Milano, 7 dicembre 2022 - La prima ipotesi, quella più ambiziosa, era già stata bocciata dai vertici del teatro nei giorni scorsi: niente lettura dell’appello contro i tagli alla cultura prima dell’Inno di Mameli. Ieri pure la seconda, meno "invasiva", è stata stoppata: niente intervista alla Rai nel corso della diretta di Boris Godunov sulla rete ammiraglia. Quindi, i lavoratori della Scala e i loro delegati dovranno "accontentarsi" di consegnare una lettera contro le sforbiciate ai contributi pubblici al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che la riceverà durante l’intervallo.

Il "no", arrivato ieri durante l’incontro tra sindacati e dirigenza del Piermarini, ha particolarmente indispettito la delegazione di Cgil, Cisl, Fials e Uil, nonostante i passi avanti nella trattativa sul nuovo contratto (slittamento al 2024 e bonus da mille euro a testa nel 2023 per tutti i dipendenti). Così, al termine della riunione, le quattro sigle hanno diramato un comunicato unitario in cui hanno espresso "grande disagio per le dichiarazioni del presidente del teatro ( il sindaco Giuseppe Sala, ndr ) e rammarico per la mancata risposta a difesa del teatro da parte del sovrintendente".

Nel mirino anche Palazzo Lombardia: "È incredibile che la Regione più ricca d’Europa riduca i fondi destinati ai teatri". La nota lascia intendere che la battaglia non si fermerà. Anzi, a Sant’Ambrogio archiviato, ci sarà una nuova assemblea generale: in quell’occasione, potrebbero essere proclamati altri scioperi, dopo quello del 26 novembre su una prova d’insieme di Boris. Ultima nota per il nuovo botta e risposta tra il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e Sala. Il primo ha stigmatizzato i tagli e auspicato l’arrivo di un "sovrintendente italiano". Il secondo ha replicato: " Quando formalmente avrà una delega, se vorrà discuterne, come bisognerebbe fare tra persone che si occupano di istituzioni, io sono disponibile". 

 

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