L’auto del sindaco incendiata e le strane richieste sulle gare

Gli occhi della Procura non guardano solo il comando della polizia locale. Sono diversi gli ambiti che sarebbero attenzionati dalla magistratura di Monza e di Milano, con indagini condotte dalla guardia di finanza e che hanno interessato anche i carabinieri. Ad accendere i riflettori è stata la denuncia dello stesso Angelo Rocchi, ormai ex sindaco, che si è trovato l’auto incendiata in un box di Milano nel maggio dell’anno scorso. Nonostante avesse cercato di minimizzare l’accaduto, riportandolo a una sfera più personale che amministrativa, nelle dichiarazioni rilasciate alla compagnia di Sesto aveva parlato anche di una società rimasta esclusa dall’appalto di pulizie per gli stabili comunali. Alla ricerca di prove di una possibile turbativa o di pressioni per accaparrarsi la gara, i finanzieri sono finiti a ottobre a perquisire la villa a Sesto di un imprenditore 37enne originario di Gioia Tauro, vicino a quell’impresa, ora in libertà dopo aver patteggiato una pena di 2 anni e 9 mesi: nessuna prova di reati tributari fu trovata, ma un vero arsenale tra fucili e una pistola con matricola abrasa. La Gdf aveva prelevato i documenti relativi a quell’appalto, insieme ad altre carte, ascoltando anche i funzionari del settore tecnico del Comune. A Villa Casati c’è anche chi parla di lettere scritte da imprenditori che manifestavano l’intenzione e la richiesta di interfacciarsi solo con gli uffici e non con gli organi politici. D’altra parte, tra i rumors ci sono anche quelli che vorrebbero alcuni assessori aver ricevuto e denunciato “visite” di professionisti e aziende che chiedevano informazioni su concessioni e gare. Dalle nostre verifiche non risultano esposti alla compagnia di Sesto, ma potrebbero essere stati presentati direttamente in Procura o in guardia di finanza. La.La.