L’aula diventa un’isola di plastica

I ragazzi hanno portato da casa i sacchi della differenziata per “toccare con mano“ l’emergenza rifiuti

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di Laura Lana

Da casa hanno dovuto portare la plastica, consumata e accumulata in una settimana. Sacchetti delle patatine, confezioni di frutta e verdura, cassette del mercato, piatti delle feste e le immancabili bottiglie d’acqua e di succo di frutta. Gli studenti della prima G dell’istituto Martiri hanno riempito un’aula intera con i loro rifiuti. Poi ci si sono letteralmente buttati in mezzo, fino a restarne sommersi.

"Una vera isola di plastica, come quelle nate nel mare dalla nostra spazzatura, perché tra 50 anni nelle acque ci saranno più pezzi di plastica che pesci. L’idea era far toccare con mano i rischi di un uso smodato di questo materiale, che inquina e impiega tantissimi anni per decomporsi". Il progetto nasce dalla mente di Nicola Mette, docente di arte immagine della scuola sestese, ma soprattutto artista che da diversi anni crea installazioni e performance per sensibilizzare sui temi ambientali. Partner del programma ambientalista Gabriele Tromboni, referente sestese dell’associazione Plastic Free.

"Oltre ai messaggi informativi, bisogna rendere visivamente il danno che stiamo facendo al mondo e, quindi, anche a noi stessi". Per rendere maggiormente consapevoli i ragazzi e i loro genitori la classe di via Cavallotti ha così ricreato una vera discarica di plastica: immerso tra bidoni e rifiuti, anche il manichino usato per le materie scientifiche. "Insieme agli studenti organizzeremo anche una raccolta straordinaria nel giardino vicino alla scuola: l’associazione fornirà le magliette e il kit per poi ripulire l’area verde dalla plastica – annuncia Tromboni, che in classe ha portato dispense e materiale informativo –. Queste iniziative servono per aiutarli a visualizzare e capire quanti milioni di tonnellate di plastica ogni anno vengono consumati dalla popolazione mondiale".

In aula la lezione è continuata con la visione di un documentario sulla situazione dei mari, dove ogni anno finiscono 10 milioni di tonnellate solo di plastica, quasi un camion al minuto. Oltre agli attestati, gli alunni hanno ricevuto anche un regalo: il ristorante La Carbonaia 90, che si trova accanto al plesso, ha donato le borracce per sostituire le bottigliette d’acqua.

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