Risolto il giallo del dito ritrovato davanti a una ricicleria: era di un 31enne romeno

La macabra scoperta in piazzale delle Milizie. Il giallo risolto dalle telecamere: il ladro era rimasto con la mano incastrata nell’inferriata

La ricicleria

La ricicleria

Milano - Le prime due falangi di un anulare destro. Due uomini che cercano invano di recuperarle per riportarle a chi le ha perse qualche ora prima. E il giallo risolto dalle telecamere. Sembra la trama di un romanzo noir con venature splatter, ma in realtà è semplicemente la cronaca di quanto accaduto tra le 20 di martedì e le 13 di mercoledì. La polizia ha ora identificato l'uomo che martedì sera ha perso un dito ferendosi mentre scavalcava una recinzione nel tentativo di introdursi nella ricicleria di Piazzale delle Milizie. Si tratta di un rumeno di 31 anni con precedenti penali per reati contro il patrimonio. Il dito era stato trovato dagli addetti dopo che un altro uomo era stato sorpreso mentre cercava il dito che il 31enne aveva perso fuggendo dopo un probabile tentativo di furto.

Partiamo dalla fine della storia. Cioè dalla tarda mattinata di due giorni fa. Un’auto si avvicina all’ingresso della ricicleria Amsa di piazzale delle Milizie, a due passi da piazza Napoli: a bordo ci sono due uomini che si guardano intorno; il passeggero scende e inizia a rovistare tra le foglie, come se stesse cercando qualcosa che ha perso poco prima. Quel comportamento insolito viene notato da un addetto dell’isola ecologica che sorge sotto il ponte di viale Cassala intitolato a Guido Crepax: "Scusi, cosa sta cercando?", chiede il dipendente. E l’altro replica senza pensarci troppo: "Sto cercando un dito con un anello".

Quella risposta surreale, pronunciata però con una calma disarmante, lascia pensare all’interlocutore che sia davvero quella la ragione di tanta agitazione; e di conseguenza scatta la chiamata al 112 per capire cosa sia successo. Arrivano gli agenti delle Volanti, ma dei due non c’è più traccia: si sono allontanati in macchina quando hanno capito di aver dato troppo nell’occhio. I poliziotti si fanno raccontare l’accaduto e decidono di analizzare le immagini delle telecamere di sorveglianza. E sono proprio i filmati, visionati a ritroso, a svelare il mistero. La sera prima, attorno alle 20, qualcuno ha scavalcato la recinzione della ricicleria, quasi certamente per commettere un furto, ma l’intervento immediato di un vigilante lo ha costretto a una fuga precipitosa.

Così, nel tentativo di superare il più velocemente possibile l’inferriata, è rimasto incastrato con l’anello che portava all’anulare destro. Il resto potete immaginarlo: il movimento brusco per liberarsi dalla morsa e seminare l’inseguitore ha con ogni probabilità provocato il taglio netto delle prime due falangi del dito, impossibili da recuperare al buio senza rischiare di essere raggiunto e bloccato dall’addetto alla sorveglianza. Il seguito è altrettanto facilmente intuibile: il giorno dopo, un amico dell’uomo è andato a recuperare l’anulare, senza riuscirci.

Il dito è stato poi trovato dai poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura, che hanno individuato il punto esatto attraverso i filmati; quindi gli agenti l’hanno consegnato all’istituto di medicina legale di piazzale Gorini. Le analisi approfondite sull’impronta digitalehanno portato poi a scoprire l’identità di chi ha perso l’anulare della mano destra, una persona già nota per precedenti reati e quindi "schedata" nelle banche dati delle forze dell’ordine. L’area di piazzale delle Milizie è spesso "presidiata" da rom che si avvicinano ai cittadini diretti alla ricicleria per convincerli a consegnare a loro i materiali da smaltire all’interno dell’isola ecologica.

 

 

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