"L’antisemitismo in classe esiste" Dieci sussidi per combattere l’odio

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L’antisemitismo esiste a scuola? Parte da questa domanda la riflessione di Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e docente dell’Università Cattolica, che ha presentato le nuove linee guida contro l’antisemitismo, frutto di un Protocollo d’intesa siglato il 27 gennaio tra ministero dell’Istruzione, Coordinatrice Nazionale per la lotta all’antisemitismo e Ucei (Unione Comunità Ebraiche italiane). Milena Santerini ha introdotto il suo intervento fugando ogni dubbio: "Sì, l’antisemitismo a scuola esiste. Ma ci riteniamo immuni da questa forma di virus perché intendiamo l’odio antiebraico solo nella sua forma più estrema, quella che ha portato al genocidio. Chi di noi sente di poter aderire scientemente a questo tipo di progetto oggi?". Per questo Santerini sposta l’attenzione su un’altra domanda: "Come siamo arrivati a questo? Com’è potuto accadere che cittadini comuni siano diventati “volenterosi carnefici”, che abbiano accettato, collaborato o reagito con indifferenza?". Per Santerini il ruolo della propaganda è stato centrale, con un progetto di diffusione insistente di stampa, cinema e radio, con la manipolazione delle coscienze martellante, "che oggi avviene online e porta gente comune ad accettare con indifferenza esiti di estrema violenza, partendo da pregiudizi, stereotipi, addirittura dall’umorismo, dalla derisione".

Strumenti che portano alla de umanizzazione, alla mentalità complottista. È il tipo di pregiudizio che dobbiamo prevenire nella scuola". "Quando gli studenti dicono ‘è solo black humor’, ‘stiamo solo scherzando’ ebbene lì si sta costruendo una distanza emotiva – ragiona Santerini –; stereotipi, pregiudizi, battute, normalità del disprezzo quotidiano ci portano a un disimpegno morale che può divenire un progetto violento. Per questo abbiamo creato linee guida, un documento in progress che si propongono come strumento di lavoro per le scuole. Siamo consapevoli che non esista solo l’antisemitismo, ma piuttosto una costellazione di forme di odio, intolleranza, discriminazione che si esprime in tanti modi e che la scuola ha il dovere di combattere". Le linee guida sono tradotte in dieci sussidi didattici elaborati dall’Osce. "Perché l’antisemitismo ci dice che educare alla legalità non è sufficiente se non si accompagna a un’educazione permanente che formi coscienze critiche e responsabili".

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