L’antifurto per le biciclette è un box La startup BcPod trova la soluzione

Nati dall’idea dell’architetto Valentino, i depositi da strada possono essere installati in spazi pubblici. Gestione informatizzata tramite app, pacchetto completo per le amministrazioni comunali e le società

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di Rosario Palazzolo

Chi ancora è convinto che la bicicletta sia solo un mezzo per il tempo libero si sbaglia di grosso. Sempre di più, negli ultimi anni, le due ruote sono diventate un mezzo di trasporto vero e proprio prediletto da studenti e lavoratori che lo hanno preferito all’auto non soltanto per saltare code e risparmiare benzina, ma anche per inquinare meno e per stare meglio.

Sono stati questi gli ingredienti che hanno spinto gli acquisti di biciclette nel corso del 2020 con un record di 2 milioni di pezzi venduti in Italia. Ciò che manca sono le infrastrutture, dalle ciclabili agli spazi per la sosta sicura: a Milano sono oltre 14mila le bici rubate ogni anno.

È qui che entra in gioco la start up BcPod, nata dall’idea dell’architetto Terenzio Valentino, che nel 2014 subì il furto di due biciclette in pochi mesi. Da allora, studiare un sistema antifurto è diventato il suo pallino. "Mi sono posto il problema di come mettere in sicurezza le biciclette quando si va a fare la spesa o ci si ferma in un luogo come una biblioteca, un cinema – racconta –. Già si cominciava a parlare di servizi informatizzati gestiti con le app, ma il mercato delle bici, almeno da noi in Italia, non era ancora maturo".

Terenzio si è messo al tavolo da disegno e ha progettato diversi prototipi fino a quando si è deciso a condividere le sue idee con il fratello Gianni e con un gruppo di imprenditori che sono diventati suoi soci: Piero Barbanotti, Stefano Frascolla, Giancarlo Reggioli e Franco Crippa, ingegnere informatico che con la sua società W4Y di Sesto San Giovanni ha studiato la piattaforma informatica e l’app per gestire il servizio. Ora i loro “box per biciclette“ ad altissima tecnologia sono pronti per invadere ogni ambiente urbano.

I soci di BcPod non si limitato a commercializzare i box metallici, ma si propongono di offrire un servizio completo a privati e istituzioni. "Offriamo di collocare questi box in spazi pubblici e di gestirli attraverso un sistema informatizzato che si controlla con una semplice app – spiega Franco Crippa –. Con lo smartphone si accede al box per inserire la bicicletta. Una videocamera interna registra la presenza del mezzo a garanzia che tutto funzioni regolarmente. Sempre con l’app è possibile ritirarla, pagando un prezzo di 60 centesimi ogni mezz’ora di sosta".

La start up propone ai Comuni e ai centri commerciali un pacchetto che comprende la gestione dei box, l’assicurazione delle bici e il servizio di assistenza, liberandoli di ogni incombenza.

"Sono progettati con tutti gli accorgimenti per essere collocati in ogni zona delle città, dalle piazze ai parcheggi pubblici – spiega Gianni Valentino – inoltre sono studiati per essere completamente anti effrazione e sono dotati di una presa per la ricarica delle bici elettriche".

Il primo Comune ad adottare i nuovi box Bcpod potrebbe essere Vimodrone già nei prossimi mesi, mentre la start up guarda con interesse anche al mercato delle località turistiche frequentate dai cicloturisti.

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