A Lainate c'è "Affare fatica". I ragazzi sistemano le scuole

Adesioni molto oltre le attese per il campo estivo che impegna gli adolescenti in lavori utili alla comunità

I giovani di Affare fatica

I giovani di Affare fatica

Sistemazione dei muretti, piantumazioni, lavori di tinteggiatura nelle scuole di via Litta e via Lamarmora a Lainate. Tanto impegno, ma anche divertimento e nuovi amici per i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 19 anni che hanno risposto all’appello “Ci sto? Affare fatica!”. La prima settimana della grande azione collettiva di cura dei beni comuni e di valorizzazione del tempo estivo dei teenagers è stata un grande successo. I primi due gruppi composti ciascuno da 10 ragazzi, un tutor e un “tuttofare” sono stati impegnati in lavori di sistemazione delle due scuole lainatesi. A guidare questa ambiziosa proposta sperimentale sono la cooperativa sociale Serena e l’associazione Ape Operosa, coordinate dal responsabile dell’area politiche giovanili del Comune di Lainate, Alessandro Belotti.

"L’adesione al progetto è andata ben oltre le nostre aspettative, noi avevamo programmato tre settimane di campus con 30 posti disponibili, in realtà hanno risposto in 70 e quindi abbiamo pensato di fare un terzo gruppo di lavoro e stiamo valutando se replicare questa proposta anche a settembre – spiega Belotti –. I dieci adolescenti sono seguiti da un giovane volontario (tutor) e alcuni volontari adulti (handymen) capaci di trasmettere piccole competenze tecniche e artigianali ai ragazzi e di guidare il gruppo. Le due squadre sono state incredibilmente ‘produttive’, veloci, brave e precise".

Ai ragazzi partecipanti vengono dati “buoni fatica” del valore di 50 euro, messi a disposizione da alcuni commercianti lainatesi che hanno aderito al progetto e che possono essere spesi per acquisti a km zero. "Sono davvero tanti i benefici che chi ha già sperimentato questa proposta ha visto sui ragazzi, sugli adulti e sulla comunità – commenta l’assessore Giovanni Di Foggia –. È un modo per avvicinare i ragazzi, facendo fatica ma anche divertendosi in gruppo, a prendersi cura di un pezzetto della propria città, a stimolare responsabilità civica sentendosi parte attiva. I ragazzi imparano il lavoro in team, con ruoli, funzioni, responsabilità differenti ma con riconoscimenti e gratificazioni da parte della propria città". Oggi tocca a nuovi gruppi “fare fatica”, con la certezza che anche per loro sarà un successo.

 

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