Ladri fermati dalla polizia speronano l’auto: due feriti

I quattro albanesi avevano appena svaligiato un appartamento a Settimo. Sono stati bloccati e arrestati per furto aggavato, resistenza e lesioni

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di Roberta Rampini

In fuga dopo aver compiuto un furto in un’abitazione di Settimo Milanese, speronano violentemente l’auto della polizia procurando ferite a due agenti, ma vengono intercettati, circondati e arrestati per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. A finire nei guai quattro cittadini albanesi, tutti privi di fissa dimora e senza lavoro. Il fatto è avvenuto giovedì sera. Un’auto civetta della polizia di Varese in servizio a Legnano ha intercettato all’altezza di viale Cadorna una Ford Rossa, segnalata per diversi furti in abitazione nella zona nord del Varesotto e monitorata negli spostamenti. A bordo c’erano quattro persone sospettate e segnalate dai carabinieri come probabili autori di un furto in abitazione appena messo a segno a Settimo.

Una banda specializzata nei furti, che agiva sempre con lo stesso modus operandi, due rompono i serramenti, uno fa il palo e l’altro rimane a motore acceso ad attendere il bottino. E con tutti gli arnesi del mestiere. I poliziotti hanno imposto l’alt e circondato la macchina, ma i ladri hanno reagito in modo rapido e violento per sfuggire al controllo: l’uomo alla guida, resosi conto di essere in trappola, ha premuto l’acceleratore e speronato l’auto della polizia che gli bloccava la strada. I due agenti a bordo sono rimasti feriti e hanno riportato contusioni varie e per uno la frattura di un piede, con lesioni giudicate guaribili in 10 e 25 giorni.

Ma il tentativo di fuga è stato vano: i 4 sono stati fermati. A bordo della Ford Rossa è stata trovata parte della refurtiva dell’ultimo colpo: un ciondolo, un braccialetto e un orologio, che la vittima ha riconosciuto come propri. C’erano anche ferri del mestiere: flessibile, set di cacciaviti, piede di porco, torce e guanti. L’autista aveva un precedente specifico: era stato denunciato a piede libero nell’ottobre 2020 poiché in provincia di Bergamo non si era fermato all’alt intimato dalla polizia durante un controllo. Anche un altro degli arrestati era stato denunciato a Besozzo, in provincia di Varese, per resistenza a pubblico ufficiale, nel dicembre 2020. Sono in corso approfondimenti investigativi per verificare se altri furti nella zona siano attribuibili alla banda.

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