Laboratorio di accoglienza teatrale per l’integrazione

Migration

Il teatro può essere un alleato prezioso per favorire l’integrazione dei profughi ucraini. Da questa considerazione nasce “Diario futuro“, il “laboratorio di accoglienza teatrale“ voluto dal Piccolo Teatro di Milano pensando a chi, in fuga dalla guerra, è approdato all’ombra della madonnina. Il progetto si svilupperà a maggio, in parallelo con il Festival internazionale di teatro “Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali)“, e giugno. Previsto un Focus Ucraina tra teatro, cinema e letteratura. Il progetto, che il Piccolo Teatro realizza insieme al Comune di Milano, vedrà la partecipazione di alcune allieve-attrici dell’Università della Cultura di Kiev (KYK), attualmente accolte dalla Scuola di Teatro Luca Ronconi. Domani, in corrispondenza di uno degli appuntamenti del Forum del Welfare 2022, si terrà un’anteprima a Casa Jannacci con canti e poesie della tradizione ucraina interpretate da alcune allieve ospiti della Scuola del Piccolo. Spazio anche alle attività laboratoriali curate da Michele Dell’Utri (nella foto), che proseguiranno poi a maggio e giugno.

Per il focus Ucraina, al Teatro Studio Melato verranno proiettati tre spettacoli prodotti dal Golden Gates Theatre e dal Left Bank Theater, tra i più interessanti centri teatrali di Kiev. Dal 16 marzo, data del bombardamento del teatro di Mariupol, il Piccolo ha pubblicato sui suoi social vari brani, uno per ogni giorno di guerra, di autori ucraini. Ne è venuto fuori un curioso compendio di letteratura ucraina, spesso sconosciuta al grande pubblico: dal noto poeta Taras Ševčenko a Vasilij Grossman, da Anna Achmatova, nata ad Odessa, all’insospettabile Clarice Lispector.

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