Abbiategrasso, La superstrada è “vecchia”: il Ministero la ridisegna

Nuove circonvallazioni e una riqualificazione della Provinciale 114 ecco il nuovo progetto per la viabilità della zona che piace al governo

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di Francesco Pellegatta

No ai mega-svincoli. No anche ai mega-ponti sul Naviglio. Piuttosto circonvallazioni per bypassare i tratti oggi più congestionati e la riqualificazione della Provinciale 114, che da Abbiategrasso conduce verso Milano Bisceglie passando da Albairate e Cisliano. Si conosce ancora poco del nuovo progetto che il ministero delle Infrastrutture starebbe studiando in alternativa alla superstrada – bocciata ufficialmente l’altro giorno per bocca del ministro Paola de Micheli -, ma qualche paletto è già stato messo nel corso delle interlocuzioni che Partito democratico (a cui appartiene il ministro) e Movimento 5 Stelle hanno avuto con il Mit. Interlocuzioni che hanno portato allo stop definitivo del vecchio progetto stralcio realizzato da Anas, intorno al quale le discussioni sono stati infinite nel corso degli anni. Un piano costato, è sempre bene ricordarlo, milioni di euro in progettazione e approdato nel nulla a causa delle incomprensioni tra Anas e ministeri, i quali hanno servito al Tar l’assist perfetto per bloccare il finanziamento da 220 milioni di euro.

Si ripartirà da qualcosa di totalmente diverso e molto meno impattante a livello territoriale, dunque, che poco o nulla ha a che fare con una superstrada. L’idea del Ministero è quella di realizzare almeno due bretelle in tratti critici come Robecco sul Naviglio e Abbiategrasso; ma anche potenziare i collegamenti tra Vigevano e Milano, riqualificando la trafficatissima sp114, sostituendo i semafori con le rotonde e allargando la carreggiata. Per il momento queste sembrano le uniche certezze ma la fase di progettazione è ancora agli inizi.

Secondo il consigliere regionale M5S Massimo De Rosa – che sul tema ha “lavorato ai fianchi” il ministro insieme a Pietro Bussolati del Pd – il nuovo piano è già sotto la lente della “struttura di missione” del Mit, con il compito di indirizzo strategico riguardo le opere pubbliche. Nella pratica questo si dovrebbe tradurre in un confronto con il territorio per "ottenere un progetto condiviso e che proceda spedito – ha spiegato De Rosa -. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con le associazioni e i comitati ambientalisti che hanno fatto ricorso contro la tangenziale".

E i Comuni? Al momento non risultano contatti ufficiali tra il Mit e le Amministrazioni favorevoli alla superstrada, che rimangono comunque una larga maggioranza sul territorio (di fatto le uniche eccezioni sono Cassinetta e Albairate). Anzi, la duplice richiesta di incontro che i sindaci del “sì” avevano di recente rivolto al ministro è caduta nel vuoto. Un fatto che, insieme alle dichiarazioni della De Micheli, ha scatenato le ire dei primi cittadini.

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