La protesta: ingiusto escludere Grazia Campese

Prima seduta del consiglio comunale tra le proteste, pacifiche ma molto partecipate. Una trentina di donne si è presentata alla prima serata del consiglio dopo le elezioni (con la riconferma al primo turno di Rino Pruiti sindaco) vestita di giallo, "in segno di protesta e sostegno a Grazia Campese, ex assessora che non è stata riconfermata in questa giunta. Vogliamo capirne i motivi e portare solidarietà a una grande donna e politica", dicono le donne, in rappresentanza di oltre 200 persone che hanno firmato una lettera indirizzata al sindaco e al Pd, partito di Campese, che giovedì era seduta sui banchi del consiglio della maggioranza. "Grazia nella scorsa amministrazione si è occupata di molte deleghe importanti e gravose con diligenza – si legge nella lettera –. Una figura sempre presente con una sensibilità unica che deriva anche dalla sua esperienza con la Casa delle donne maltrattate di Milano. Siamo sbalordite anche perché Campese è la seconda più votata del Pd alle elezioni. Questa preferenza non è stata tenuta in considerazione? Perché andiamo a votare, se non per esprimere il nostro volere su chi ci deve rappresentare?". Pruiti dice che si è trattato di "scelte di partito. Io avrei voluto Grazia in squadra, l’ho espresso. Ho chiesto al Pd di indicarmi i nomi per i tre posti a disposizione: hanno scelto due assessori e la presidenza del Consiglio comunale, esprimendo i loro nomi. Altro non potevo fare". Il segretario del Pd, ora presidente del Consiglio cittadino, Simone Mercuri, dice: "Una scelta impopolare, lo comprendo, ma non personale. Vogliamo dare l’opportunità a chi non l’ha ancora avuta per ricoprire questo ruolo e l’occasione a chi può crescere politicamente in vista dei prossimi anni". Francesca Grillo