La preside: "Non immaginavo tanta violenza"

Giornalisti e telecamere a parte, quello di ieri è stato un giorno di scuola come tanti altri al Centro di formazione professionale Fondazione Clerici di Rho. Gli studenti che aspettano il suono della prima campanella sono all’oscuro dei provvedimenti presi dal Tribunale per i minorenni nei confronti dei loro compagni o almeno così dicono. Ma probabilmente nelle chat della classe in cui sono avvenuti i pestaggi la notizia è girata. "Ho detto ai professori di affrontare l’argomento in classe solo nel caso in cui fossero stati gli studenti a esprimere un bisogno in tal senso", dichiara la preside Patrizia Cutrignelli (nella foto) che attende di leggere le carte del Gip per conoscere i nomi di tutti e sei gli studenti indagati e il quadro indiziario ricostruito dagli inquirenti. Il docente di matematica che si vede nel video mentre interviene per bloccare il bullo non insegna più nella scuola professionale rhodense, "quel giorno mi aveva riferito quello che era successo in classe, ma pensavo fosse una banale lite tra studenti, non potevo immaginare tanta violenza, né potevo sapere che il video era finito sui social e che aveva avuto tutte quelle visualizzazioni. Io avevo convocato lo studente nel mio ufficio e ascoltato anche altri compagni di classe, ma nessuno mi aveva raccontato che gli episodi erano reiterati nel tempo. Avevo parlato anche con la mamma del ragazzo che ha presentato la denuncia ai carabinieri e rassicurata sul fatto che avremmo monitorato quello che succedeva".

Ro.Ramp.

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