La moda Uomo verso il new normal

Erica

Corbellini*

I numeri ci dicono che la moda maschile italiana nel 2020 ha perso quasi due miliardi di euro, pari a una contrazione del fatturato del 18,6%, sia per la flessione dell’export che per la frenata d’arresto dei consumi interni. Una bella batosta per un settore che già annaspava sotto la pressione di una tendenza sempre più spinta all’abbigliamento casual (leggasi sneaker al posto di mocassini e felpe e maglieria invece di abiti e giacche) e di una generale perdita di rilevanza del consumo di moda rispetto ad uno stile di vita ormai incentrato sulla fruizione di servizi e esperienze rispetto all’acquisto di prodotti. L’uomo, poi, è sempre stato il fratello più piccolo della donna nella moda, più vicino al tessile che agli eventi, con un prodotto più duraturo e meno effimero. Ed è proprio questa sua sostanza rispetto alla forma a rappresentare oggi il punto da cui ripartire. L’AutunnoInverno 2021 Moda Uomo, appena andato in passerella digitale a Milano, è stato caratterizzato da una grande progettualità, sia nelle modalità di comunicazione che nelle proposte di stile. Negli eventi virtuali abbiamo visto studenti internazionali per Prada e luoghi dell’architettura metropolitana di Milano per Zegna, a testimonianza della voglia di essere contemporanei, inclusivi, rilevanti. Nel prodotto ha trionfato un approccio sartoriale non limitato solo all’abito da lavoro ma declinato anche negli accessori e in un look casual sofisticato mentre l’abito da lavoro ha lasciato nella naftalina la divisa grigia e si è trasformato in un capo versatile e confortevole grazie a tessuti tecnici che coniugano performance, estetica e sostenibilità. Le nostre aziende, i marchi che vendono al consumatore finale ma anche le imprese tessili che supportano dietro le quinte questi marchi, sembrano avere utilizzato questo periodo di difficoltà per farsi delle domande e, con pragmatismo, trovare dei linguaggi nuovi per valorizzare la loro creatività. Per condurre nel futuro le radici del nostro “saper fare” bisogna evolvere.

*Università Bocconi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro