La Meloni: "Autonomia nella coesione"

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L’autonomia delle Regioni e i destini delle Province: questi i temi più dibattuti durante e dopo la prima giornata dell’“Italia delle Regioni“, l’iniziativa organizzata da Palazzo Lombardia alla quale oggi, alla Villa Reale di Monza, parteciperà il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ieri è stata la volta della premier Giorgia Meloni che si è collegata all’evento da Roma: "Il Governo – ha detto a proposito dell’autonomia – vuole favorirne l’attuazione in tempi rapidi. L’obiettivo è una maggiore responsabilizzazione per tutti: Regioni, Enti locali e Stato. L’autonomia differenziata non sarà mai un pretesto per lasciare indietro alcune parti del territorio italiano: lavoreremo per una sua attuazione virtuosa, per una completa definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, un corretto funzionamento del fondo di perequazione. Vogliamo coesione e unità nazionale". Quindi il ministro titorale della partita, Roberto Calderoli: "Nella legge di stabilità è prevista la costituzione di una cabina di regia che in un periodo di 6 mesi farà una ricognizione delle funzioni amministrative e legislative dello Stato e delle Regioni per capire chi fa che cosa. Poi seguirà la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei costi e fabbisogni standard". Per il governatore Attilio Fontana l’autonomia "porterà solo benefici". Poi definisce "devastante la scelta di eliminare le Province o lasciarle senza competenze e risorse. Per la gestione delle aree vaste sono sostanziali". Pierfrancesco Majorino, candidato governatore del centrosinistra, non ci sta: "Due mesi fa Fontana diceva che le Province erano inutili, inefficienti e costose, ora dice il contrario. Stanno in piedi contraddicendosi ogni giorno".Gi.An.

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