La maggioranza difende la Castelli Bocciato il ritiro delle deleghe

Sotto accusa l’assessore al Territorio. La minoranza: "Gestione. scandalosa dei lavori pubblici"

"A Nadia Castelli (nella foto) la nostra fiducia, l’Amministrazione prosegue il suo lavoro", la mozione della minoranza finalmente ai voti dopo mesi, attorno all’assessora al Territorio il quadrato della maggioranza. Nel mirino dell’opposizione i lavori pubblici "gestiti in modo scandaloso". Assessora assente in aula durante il dibattito, "l’ho reputato più opportuno: non volevo influenzare con la mia presenza". Sulla vicenda: "Amareggiata per l’attacco personale". La mozione che chiedeva il ritiro delle deleghe a Castelli era stata protocollata a novembre. Di rinvio in rinvio, è approdata in aula l’altra sera. Richiesta di ritiro deleghe "per incapacità dell’assessora di ricevere consigli e suggerimenti e di coordinare e programmare gli uffici, per poca capacità manifestata negli ultimi mesi, per poca modestia nel riconoscere la propria politica fallimentare". In aula gli interventi dei firmatari e l’elenco dei fallimenti: la vicenda del comparto 6 e della convenzione arenata, la famigerata pista ciclabile di via Matteotti, "un attentato - così Matteo Pedercini - alla sicurezza pubblica", la demolizione della torre dell’acquedotto, per Walter Baldi "un atto vandalico". La difesa dell’assessore, ma anche dell’operato della maggioranza prima nelle parole del consigliere di Insieme per Gorgonzola Matteo Bolchini e poi dei Pd Eugenio Burloni e Alberto Villa. Dai quali sono arrivate anche, dopo giorni di tensioni, dichiarazioni ufficiali su un chiarimento interno alla maggioranza "che c’è e ci sarà - così Burloni -. Il Pd non ha alcuna intenzione di sfiduciare o far cadere un’Amministrazione che sta lavorando bene". A fine dibattito le parole del sindaco Angelo Stucchi e l’invito a mantenere, nella dialettica politica, "toni più moderati". "Mi scuso con Nadia Castelli - così il primo cittadino - per quanto ha dovuto vivere in questi mesi". Il giorno dopo il consiglio, una nota finale della Castelli. "Sono amareggiata - dice - dai toni e dagli attacchi personali della mozione, pretesto per minare la solidità della maggioranza di cui sono parte. Il dibattito e gli interventi del sindaco e dei consiglieri di maggioranza hanno dimostrato invece come la stessa sia compatta negli obiettivi politici e nelle scelte di gestione del territorio. Ho sinora perseguito gli obiettivi ed i progetti in condivisione con la maggioranza e spesso confrontandomi con i cittadini. Abbiamo affrontato un periodo difficile con la pandemia che ha bloccato e reso piu’ complicati e lunghi molti processi: sono stati portati avanti importanti progetti, alcuni completati e altri in corso, cercando di attingere alle opportunità di finanziamento offerte dai bandi regionali per non gravare sulle tasche dei cittadini".

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