La Madonnina sparita tornerà al suo posto

Fino al 1974 si trovava sopra l’acquasantiera, poi è scomparsa. Adesso ne arriverà una copia. grazie alle donazioni

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di Francesco Pellegatta

C’era una volta un’antica Madonnina a vegliare sull’Abbazia di Morimondo. Da secoli era posta sopra l’acquasantiera romanica appena oltre l’ingresso. Poi, un giorno, è stata trafugata e da allora di lei non si è più saputo nulla. Ma dopo quasi cinquant’anni di attesa la "Madonnina ancata" è pronta a tornare al suo posto. L’Amministrazione Comunale di Morimondo, la parrocchia Santa Maria Nascente e la fondazione "Abbatia Sancte Marie de Morimundo" hanno infatti deciso di organizzare una raccolta fondi per realizzare una copia della statua rubata nel lontano 1974 e restituire alla comunità questo segno che ha accompagnato nel tempo tanti residenti e visitatori dell’Abbazia. La scultura, creata nel XIV secolo come decoro per l’acquasantiera della chiesa, prende il suo nome dalla caratteristica postura; era infatti abitudine in quel periodo realizzare madonne leggermente "curve" nello sforzo di tenere in braccio il Gesù bambino; una scelta stilistica pensata per sottolineare l’atteggiamento di sostegno e di cura nei confronti del figlio.

L’idea è quella di coinvolgere nella raccolta fondi il più alto numero possibile di soggetti, così da riuscire a trasmettere il senso di una statua condivisa dall’intera comunità. Nella pratica è stato coinvolto lo scultore Nicola Gagliardi, che da anni si occupa del restauro delle statue presenti sulle guglie del Duomo di Milano, che ha dato la sua disponibilità per la realizzazione della copia. Il costo dell’opera si aggira intorno al 15mila euro per una statua che dovrebbe aggirarsi intorno ai 60-70 centimetri. È stata una lunga attesa, quella della comunità, prima di rivedere la Madonnina. Probabilmente tante persone che allora non c’erano neppure conoscevano la sua storia: "Ora, invece, stiamo ultimando il passaggio gratuito dell’Abbazia di Morimondo dal demanio al Comune – ha spiegato il sindaco Marco Marelli –, come già era accaduto con il nostro monastero. Per questo motivo era difficile intervenire prima realizzando una copia della Madonna ancata". Per poter donare il proprio contributo è possibile effettuare un versamento sul conto IT41K0760101600000027796200 intestato alla Fondazione.

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