La logistica fa marcia indietro e riassume i dipendenti

Due i casi nell’hinterland. "Giornate storiche" per i sindacati all’Adc di Cinisello e alla Dhl di Settala. "È l’avvio di una nuova stagione"

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di Barbara Calderola

Filiere degli appalti azzerate, la logistica sul territorio ha smesso di esternalizzare e riassume i dipendenti prima ceduti alle cooperative. Fa, cioè, marcia indietro inaugurando un nuovo corso. Due i casi nell’hinterland, patria del movimento merci con i magazzini in provincia che stoccano beni per la capitale economica, per il resto del Paese e per mezza Europa. "Giornate storiche" per i sindacati all’Adc di Cinisello e alla Dhl di Settala che sanciscono "l’avvio di una nuova stagione": "Diritti, salario, dignità e soprattutto legalità sono i pilastri sui quali sono state sottoscritte entrambe le intese".

In Dhl (con Livraga nel Lodigiano) sono rientrati in 600, "il patto prevede che sia mantenuta la piena occupazione e garantita l’applicazione del contratto nazionale e degli accordi migliorativi già firmati dalla multinazionale - spiegano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uuliltrasporti Lombardia -. Finalmente i lavoratori sono usciti dal sistema delle società fittizie, di appalti e sub appalti che affliggono il settore". Sono già invece a una prima verifica sul rispetto delle condizioni di passaggio dopo la svolta, a maggio, all’Adc. " Un posto per tutti e tutele identiche: è l’ossatura del cambiamento per magazzinieri e corrieri, 100 addetti, tornati in blocco alla “casa madre”". Il piano prevede premi e buoni pasto, un plus rispetto agli accordi del comparto da estendere a tutti. "Proseguiamo con il dialogo che ci ha portato a questo storico risultato - dice Monica Kovaciu (Filt-Cgil), - il nuovo obiettivo è puntare al miglioramento dell’organizzazione del lavoro". Non si ferma "la mobilitazione contro le finte cooperative e le lunghissime filiere che impoveriscono il lavoro, comprimono le buste paga e producono illegalità danneggiando le aziende sane - sottolineano le sigle -. Per due traguardi restano tante altre battaglie da combattere". Anche per il futuro: "Se il cambiamento riguardasse tutte le imprese del comparto non si correrebbero rischi neppure alla luce dei numeri". Secondo i dati del Politecnico di Milano un terzo delle 3.393 aree dismesse in Lombardia, pari a quasi 5mila ettari spalmati in 650 centri, sono nell’hinterland: è un valore pari a 10 volte la superficie degli insediamenti logistici realizzati nell’ultimo decennio, circa 5 milioni di metri quadrati coperti. È la torta nell’era dell’e-commerce e del delivery, segmenti in crescita inarrestabile che hanno un bisogno continuo di spazio per custodire la merce prima delle consegne.

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